domenica 30 gennaio 2011

Cena sociale


Venerdi sera ci siamo ritrovati per l'annuale cena sociale.
che dire.. è bello trovarsi almeno una volta l'anno con le gambe sotto un tavolo per parlare, mangiare e bere tra di noi. Stranamente non accaldati, o infreddoliti (vista la stagione), provati da km in bici e ancora più stranamente vestiti come comuni mortali, .. alcuni di noi erano addirittura irriconoscibili.

La cena era luculliana, squisita e abbondante, la compagnia, ormai la conosciamo -tra le migliori- e così è trascorsa la serata zigzagando tra primi, grigliate, patate e dolci rubati di nascosto, il tutto annaffiato da ottimo vino, chiacchiere e battute.

Abbiamo iniziato a programmare le date per Elba, anche qui cercando abilmente di schivare date di matrimoni, comunioni e cresime ( chissà se ce la faremo) e buttato le basi per nuove escursioni in primavera, come da post precedente aspettiamo idee e proposte.

Il momento clou della serata è stata la premiazione:





Enrico - detentore del peggior cambio gomme del mondo


Simona - premiata per la solerzia con cui tiene aggiornato il blog, se pedalasse come scrive sarebbe insuperabile!

Gardo - per l'addio che (speriamo di no, siamo certi che si tratti di un arrivederci) ha dato alla bici dopo le nozze .



 



 Verso mezzanotte si scioglie questa allegra brigata, sempre in piazza a Sasso; senza aver fatto neanche un km ma senza esserci divertiti un grammo in meno del solito

venerdì 28 gennaio 2011

GITE FUTURE

Apriamo un bel concorso di idee per qualche escursione di una giornata da fare prossimamente, tipo quella fatta a Pracchia per intenderci. L' idea è quella di partire al mattino in auto o mezzi pubblici per portarci al luogo di partenza, farci una bella pedalata, magari un bel pranzo e rientrare a sera a casa.
Raccogliamo un pò di idee poi vediamo di scegliere le più interessanti ed organizzarle.
Forza ragazzi, mettete all'opera le meningi.

domenica 23 gennaio 2011

22 gennaio

Brrrr. che freddo! le defezioni sabato sono state davvero tante a causa della temperatura davvero rigida, nonostante ciò alcuni ardimentosi si sono trovati in piazza.

Eravamo in 3: io (Tab) Pietro e Ugo, con Bianco che si presenta in "borghese" solo per "marcare visita"; pur avendoli avvisati che Monte Mario già sabato scorso era parecchio scivoloso, Pietro non ha voluto sentire ragioni e l'attrazione della neve sugli alberi del monte che si vedeva dal paese era per lui troppo forte.


Giro solito, passando sotto l'arco romano e già le prime difficoltà; immancabile fermata sulla "terrazza" dove la neve era già parecchia.



 Da li in poi un vero Calvario, con problemi sia in salita che in discesa; dopo diversi patimenti, la visione dello spiazzo della Commenda ha fatto evaporare ogni sofferenza.

Bella! Un manto di 20 cm di neve copriva ogni cosa, anche i tavoli e le panche sui quali pochi mesi fa ci abbuffavamo di salsiccia...


 



Poi, pensando di sollevarci un po' dall'insidia della neve e del fango, optiamo per via Orchidee; meno fango ma più neve, a tratti pure ghiacciata.

Giunti sull'asfalto, Pietro e Ugo decidono di tornare verso casa passando dalle Ganzole, prendendo la discesa che dalla chiesa di Pieve del Pino porta fino al maneggio delle Ganzole.

Appena partiti, mi accorgo di non poter più contare sul conforto del freno posteriore...azzerato, come se non ci fosse.
Meglio sarebbe stato se avessi rotto il cavo, almeno non avrei avuto la tentazione di tirare la leva; invece mi veniva sempre da tirare ma senza ottenere il benchè minimo rallentamento.
La strada fino al Pieve del Pino non era tale da richiedere forti frenate ma la discesa fino alle Ganzole, prevedevo non si potesse fare...
Infatti, nei tratti più pendenti, scendevo perchè il solo freno anteriore non bastava....il fondo scivoloso e la mia massa ancora troppo elevata non poteva essere governata da un freno solo!
A metà della discesa trovo i miei compagni fermi ad aspettarmi; arrivato da loro, Pietro mi fa l'analisi del guasto e mi spiega che non ho speranze: non c'è regolazione che tenga, occorre cambiare i pattini dei freni!

Ne prendo atto ed essendo ancora pareccchia la discesa da fare, dico a loro di proeseguire da soli perchè io sarei sceso a piedi fino a valle; saluti e appuntamento alla prossima.

Prima di giungere a casa, passaggio al lavaggio dei Borghetti, presso il quale ricevo un trattamento di idropulizia in omaggio (grazie ancora!).

A casa, faccio il consuntivo: 27,5 km di sudore e paura.

Ciao e alla prossima.

Tab





sabato 15 gennaio 2011

Sabato 15

Questo sabato cambio di programma, ..ehh siamo imprevedibili..., così ci siamo trovati al mattino in piazza; presenti all'appello Paolo, Bianco, Tabarons, Raptor, Stefano e Simo. In piazza si è verificata una scena commovente : sono venuti a salutarci, Pietro (in borghese ed un po'sbucciato perchè  è caduto da un caco che stava potando, ha detto che è stato fortunatissimo.. ahh beh!) ed UgoGadget anche lui non in versione ciclistica, ci hanno salutato affettuosamente, mancava loro il fazzoletto da sventolare, la lacrimuccia ed il quadretto sarebbe stato completo, fatto sta che siamo partiti con le feste e i saluti che sembrava stessimo partendo per una crociera a bordo del Titanic.

E così al grido di Paolo "forza che alle 10 e trenta devo essere a casa!" siamo scheggiati in direzione Monte Mario

 

 


 

Si ringrazia per le splendide foto Paolo che da oggi è nominato fotoreporter del gruppo.

Allora il giro è stato (me lo sono fatto ripetere da Bianco-Jedi, ma so già che mi dimenticherò qualche pezzo): Monte Mario bassa, cioè invece di svoltare a destra verso l'arco, abbiamo proseguito per un breve tratto di asfalto che ben presto si è trasformato in un sentiero irto e reso più infido dalle foglie e dalle radici che mettevano in difficoltà l'equilibrio di alcuni (della sottoscritta).
Abbiamo proseguito fino al "Cinghiale" e siamo risaliti per Monte Mario, senza arrivare alla Commenda, abbiamo infatti svoltato direzione Brento per inforcare via delle Orchidee, BAttedizzo fino alla sella e poi ridiscendere per il fedele M.Mario.
Il giro non è stato lunghissimo a causa di appuntamenti di alcuni di noi, che ringrazio in prima persona perchè arrivati a Sasso almeno io ero un po' provata.

ODE A RAPTOR: Raptor, essere mitologico, nato dalla fantasia di un bambino, che parla correttamente la lingua degli animali del bosco (è con quella degli umani che ha qualche problema) è unico per la sua purezza di cuore e il suo candore. Un esempio per chi non lo conoscesse: per l'ennesima volta anche oggi lo lasciamo andare avanti per una salita per poi richiamarlo indietro dicendogli che non è quella la strada, appena ci raggiunge, ripartiamo nella direzione che aveva preso lui, ma non si arrabbia, sbuffa un po', ride, canta, lancia un richiamo che solo il bosco comprende, particolare amico di una strana specie in via di estinzione.

Totale circa 23 km di salita e  parecchio fango, condito il tutto con la giuste dose di parole, sorrisi e scherzi, e le storie, in fondo sempre quelle, ma che ogni sabato si riascoltano ridendo come se fosse la prima.
A sabato prossimo alla solita ora 13.30.
sono graditi i commenti.

lunedì 10 gennaio 2011

Grande sfida alla 10 colli

Il ritorno di Tabarone all' attività ciclistica ha riacceso alcune antiche rivalità.
Durante l'uscita di sabato il Presidente ed il Lazzaro della situazione (ciclisticamente parlando) si sono beccati a tal punto da arrivare a rinnovare una sfida che sembrava ormai seppellita per sempre: il primato alla gara di casa, la 10 COLLI.
Naturalmente è partita in parallelo la campagna acquisti per accaparrarsi i migliori gregari disponibili nel gruppo.
Rilevata la disponibilità del Bianco a valutare la migliore offerta si attendono ulteriori disponibilità.
Saranno poi direttamante i capitani ad offrire la ricompensa che ritengono più adeguata al valore dei gregari a disposizione.
Quindi forza, che aspettate? Fatevi avanti e segnalateci la vostra disponibilità ed eventualmente preferenza per uno o l'altro capitano.....

P.S non è ancora chiaro su quale dei 2 percorsi si svolgerà la sfida, attendiamo un chiarimento dagli sfidanti.

sabato 8 gennaio 2011

8 gennaio 2011

Anno nuovo, vita nuova... ma chissà, noi che siamo saggi continuiamo a mantenere le vecchie abitudini e così anche oggi ci vediamo alla solita ora in piazza. Ci siamo tutti, o quasi, manca infatti Massimo, Sara, Stefano, Alessandro e Bianco che è rimasto a fare i maccheroni..boh?
Presenti all'appello invece  Diavolo, UgoInsp.Gadget, Daniele, Vito, Andreaocchichiari, Paolo, Simona, Matteo, Raptor (che stavolta ha assicurato le chiavi della macchina con tre spille da balia ancorate all'interno della tasca della maglia -contento lui!-) e,  eeee,  eeeeee, ho creato abbastanza suspance? ebbene si, rullo di tamburi, fiato alle trombe.. è proprio lui TABARONE!
Partiamo, anche perchè è tutta la settimana che ci raccomandiamo di fare un giro soft per non rischiare la trombosi o l'embolia, o l'infarto o una tachicardia.. insomma avete capito , dopo gli stravizi delle feste ci sentiamo tutti un po appesantiti e quindi richiediamo un giro a passo bradipo!.

questa è la bici-dopo feste che avrei voluto io (Simo)

Paolino pronuncia la frase che ormai tutti i sabati aspettiamo e che segna un po' lo sparo della pistola che da il via al nostro giro : "forza ragazzi che devo essere a casa alle due e mezza!"
Direzione Casalecchio via Palazzo de Rossi, per poi risalire lungo Villa Marescalchi, piccola deviazione che ci riporta sulla strada per Mongardino, risaliamo fino al Ristorante di Monte Capra e qui alcuni hanno una splendida idea: pieghiamo a destra lungo una strada per poi arrivare all'altezza di Calderino e quindi risalire.
La giornata è davvero bella, avevano messo pioggia, ma per fortuna hanno sbagliato; risaliamo ed affrontiamo strappetti e strappettoni che purtroppo stavolta quasi tutti ricordavano, neache in salita Simona riesce a stare zitta e continua a raccontare a tutti i suoi giorni in terra olandese, a volte "intomella " anche qualcuno a cui lo ha già raccontato, ma questo diventa un motivo in più per staccarsi dalle retrovie, tentare fughe e alzarsi sui pedali per sfrecciare in avanti, l'unico che non riesce a beccare è Pietro, sempre avanti.
Tabarone non è mai in coda sempre tra i primi.. e buon sangue non mente.
Risaliamo da via Moglio (credo) perchè via Agonella, dicono, sarebbe stata più pesa, invece questa salita che sembra non finire è più dolce.... ahhhhh.
 (NB. per le strade esatte consultare il primo commento gardiano).
Poi su fino a Mongardino e qui ci lanciamo in discesa, il freddo entra nelle ossa e riesce a passare tutte le tute, maglie e giubbotti antivento che ci ricoprono. Peccato non avere avuto la macchina fotografica per immortalare la tenuta trendyverycoolunderground di Gardo, che nei momenti in cui si scongela cerca di convincerci circa la sua teoria della banalità del colore grigio delle auto, vuoi mettere una bella macchina amaranto fluo o verde menta!
Arriviamo in piazza a Sasso alle 16.30 circa dopo aver macinato circa 37 km.
Per fortuna che ci eravanmo raccomandati che il giro fosse leggero! adesso tuffo sotto la doccia a 80°C per circa 20 minuti cercando di scongelare i piedi e le orecchie.
Bello grazie amici, le salite, le discese, le battute, le risate promettono un fantastico 2011 sui pedali.