sabato 30 aprile 2011

30 aprile

Con un cielo che prometteva solo pioggia, ma al grido "Quando il gioco si fa duro, i duri... si bagnano", in piazza questo sabato siamo in tre.
La maggio parte degli assenti sono giustificati, in quanto domani devono affrontare la temibile Dieci Colli, per la quale si sono preparati di nascosto da mesi.. saranno scintille domani lungo le strade! Altri hanno semplicemente declinato l'invito con una frase del tipo: "Io non sono un duro".
Appena arriviamo, siamo io (Simo, Massimo e Vito) - un tris d'assi mica da ridere- Vito ci comunica il percorso, MonteSole su strada, così ci dirigiamo verso Vado, dove veniamo bagnati da una pioggerella fitta e sottile, ma che per fortuna è l'unica bagnata che prendiamo oggi.
Arriviamo a Vado con gli occhi fissi al cielo e continuandoi a cantilenare "Adesso si apre, si, si si sta aprendo.."; deviamo per la Gardelletta e proseguiamo, saliamo, saliamo, tranquilli ma costanti, chiaccherando e gettando le basi per una nostra futura collaborazione per una società SRL - BB (Banda Bassotti) in un affare pericolosamente TOP SECRET.


Tris d'assi

Arriviamo così alla cima e qui imbocchiamo la strada bianca a sinistra in direzione del percorso del memoriale, ognitanto accelleriamo e come per magia Massimo, come un bimbo provocato, parte a razzo in avanti.
Proseguiamo fino a ridiscendere verso Pioppe dove imbocchiamo la strada del fiume direzione Lama di Reno. Qui facciamo un pit stop all'autolavaggio Zagnoni Uito SaS, dove le nostre biciclette vengono acuratamente lavate, insaponate e oliate, grazie Vito.
Abbandoniamo a casa il buon Presidente e io e Massimo proseguiamo per Sasso dove arriviamo alle 17.15 dopo aver percorso 44 fantastici chilometri.

A proposito abbiamo adocchiato dei favolosi ciliegi lungo la strada e quindi lo stesso percorso sarà da ripetersi tra circa un mesetto.

sabato 23 aprile 2011

23 aprile: Sabato Santo o Santo Stefano?

Viglilia di Pasqua e cielo coperto avranno scoraggiato parecchi degli abituè del sabato....
Al termine del giro di una settimana fa tutti a promettersi di ritrovarci oggi ma, alla fine, del nostro gruppo, ci siamo solo Stefano "il Conte" e lo scrivente (Tab).
Elenco le persone che hanno tirato il pacco:
Paolino (ma pare sia stato visto pedalare sotto il Pavaglione...), Ugo, Gardo (che si presenta in auto con famiglia al seguito, in borghese, ovviamente), Vito e, anche se il fantasma pare sia apparso qualche minuto prima, anche Pietro non si è presentato alle 14.
PUFFAROLI!!!
Fortunatamente erano presenti due accaniti stradisti che, visto il meteo, non se la sono sentita di sporcare la "specialissima" ed hanno deciso di uscire in mountain bike; si tratta di Stefano Bottoni, detto "Botto" (pronunciato con la O chiusa, non come il rospo detto alla bolognese...) e Stefano "non so il cognome".
Quindi 3 su 4 erano "Stefano" ed ecco spiegato il titolo...
Alle 14 e 5 si parte; a me l'incombenza di individuare un tracciato. Opto per un Mongardino da S.Antonio, poi propongo Rasiglio e poi si vedrà.



I ragazzi sono allenati e le rampe di S.Antonio se le mettono alle spalle tranquillamente; sia io che il Conte arranchiamo un po' ma senza neanche troppe difficcoltà. Giunti a Mongardino, discesona in asfalto e imbocchiamo la salita di Rasiglio. La mia idea era di scendere poi per S.Anna ma Botto prende l'iniziativa e propone di proseguire fino a Medelana, per poi scendere fino a Iano. Accolta la proposta, si affronta il "muro" prima di Ca di Co' e poi anche quello della Borra; piccola deviazione su sterrato (e fango) ed eccoci in cima al Castello. Discesa fino ad imboccare la strada bianca che ci porterà a Iano; dopo uno strappo, svolta a sinistra nel bosco. Dopo qualche centinaio di metri, eccoci giungere nei pressi di una cascatella molto carina; foto di rito (da telefonino, quindi qualità così così).
Proseguiamo fino a scorgere la Chiesa di Iano ed al bivio, il Conte propone di salire ancora per poi scendere da via Torrenera; io e Stefano "non so il cognome" decidiamo che basta così, mentre il Conte e Botto decidono di proseguire la fatica. Ci salutiamo, facendoci gli auguri di Pasqua, così una coppia sale mentre l'altra scende in picchiata verso Sasso. Arriviamo in piazza e ci salutiamo, soddisfatti comunque di essere stati in giro per quasi 3 orette; percorsi 35 km senza aver fatto molte pause (cosa a cui, confesso,  avevo iniziato ad abituarmi con piacere...).
Bel giro; peccato per chi non c'era!
Auguri di Buona Pasqua ai lettori.
Tab.

sotto le due torri

Nella notte è arrivata una segnalazione via sms:
Giovedì pomeriggio è stato avvistato sotto le Due Torri alle 15 un losco individuo (Paolino) in divisa con la MTB ad allenarsi.
Per coloro che cercano di allenarsi di nascosto, non provateci, come vedete è impossibile scappare al lungo occhio del blog.
Si ringrazia per la segnalazione.

BUONA PASQUA!!

martedì 19 aprile 2011

17 Aprile bis

Ed ecco la tanto attesa cronaca dai pedalatori del percorso medio (100 km):
Ci troviamo alle 6,15 a Casalecchio e già Alessandro mostra una strana impazienza: ci resta il dubbio che abbia calcolato male il percorso su Via Michelin visto che siamo sul posto alle 7,30, ampiamente in tempo per la partenza che si può effettuare fino alle 8,30.
Parcheggiamo e subito assistiamo a 3 cambi di abbigliamento di Raptor che, come al solito, non sa come vestirsi.Naturalmente opterà per un prudente pantalone lungo accompagnato da ben 2 maglie invernali.....
Sosta al bar per un caffè e, dopo aver timbrato la scheda si parte. Il ritmo non è altissimo e Piero comincia a scalpitare, sarà la preparazione al triathlon ma è sempre davanti con la faccia al vento (un altro di quelli che non si allenano?)
Alla fine della prima salita ci fermiamo per ricompattare il gruppo dei 100 e  purtroppo scopriamo di aver perso qualche componente: Sergio e Gianni non si vedono, scopriremo all'arrivo che Gianni non stava bene ed hanno deciso di unirsi a Sara,Leo e Alessandro sul corto.
Proseguiamo quindi tra paesaggi molto belli, che non essendo in gara riusciamo anche ad ammirare, e attraversiamo anche un tratto di bosco che data la condizione della strada è stato soprannominato "La foresta di Arenberg". Dopo il passaggio a Predappio iniziamo la terza salita di giornata, e qui il Bianco da una tirata per riprendere Piero che rischierà di pagare caro: infatti nel successivo mangia e bevi entra in crisi e si stacca dal gruppetto. Fortunatamente in fondo alla discesa c'è il ristoro e con 3 pezzi di crescenta con la mortadella si riprende alla grande ( qualcuno dirà "altro che barrette").
Si riparte quindi per l'ultimo tratto, 30 km pianeggianti o quasi che iniziamo abbstanza soft, poi però Piero e Bianco decidono di andare a riprendere un gruppo davantio a loro, e non contenti vanno anche in testa a movimentare l'andatura. Poi, da consumati marpioni, si mettono nella pancia del gruppo per farsi portare all'arrivo. Cosa che non fanno il Tab e Raptor che più volte si mettono alla testa del gruppo a tirare: che sia un'allenamento per la parte iniziale della 5 colli?
All'arrivo, dopo una doccia calda ci troviamo con gli altri ragazzi del gruppo e facciamo onore al generoso pasta party preparato dall'organizzazione.
Concludendo una gran bella giornata, organizzazione splendida e percorsi molto belli. Senza l'esasperazione che a volte si respira alle gran fondo.
Un ringraziamento al Tabarone che ha fatto da cavia tempo fa e ci ha poi consigliato la manifestazione ed un invito a tutti gli altri iscritti a partecipare alle prossime. Ne vale veramente la pena.

17 aprile

Questo è il resoconto di Sara circa la giornata di domenica:

E' stata una giornata memorabile nonostante il freddo "birichino", alla partenza ci saranno stati 7/8 gradi.

Alla fine ho fatto il percorso corto con Leo... era impossibile stare dietro ai "leoni" dell' MTB LA RUPE in preparazione/competizione per la 10 colli! ovvero: Tabarone (in gran forma) Bianco, Raptor (ha fatto sbragare con le sue urla animalesche!) e Piero...ti dico solo che gli ultimi 30 km (dopo i 70 fatti e i 1000 m di dislivello) li hanno fatti così:

20 km ai 40 km/h

10 km ai 35 km/h...sai erano un po' stanchi!

L'ho già segnata sul calendario per l'anno prossimo: ottima organizzazione, ottimi ristori (con crostate da pasticceria!), e anche ottimo pranzo con addirittura vino, gelato e caffè!

Insomma, il cibo non è mancato!

Sara

sabato 16 aprile 2011

16 aprile

Ragazzi la nostra passione è iniziata fin da piccoli, quando nel cortile gareggiavamo con le nostre biciclettine con gli amici più cari, le frenate, il rumore delle ruotine sull'asfalto e già allora c'era chi faceva i dispetti (vedi Daniele che cerca di far cadere la bimba al suo fianco)... quanti ricordi...
una foto dei vecchi tempi, già allora Gardo fu il primo a  togliere  le ruotine
Oggi siamo in 10, fa parte del gruppo anche Enrico - la dolce metà di Simonetta- ci dirigiamo verso Lama di Reno dove imbocchiamo la salita di San Silvestro e dopo circa un chilometro ci fermiamo alla tenuta Folesana per un assaggio di Albana, nonostante due o tre astemi il resto del gruppo non si fa abbattere e fa un bel brindisi alla società e ai prossimi appuntamenti. 

 

 


 Così allegri, ma non alticci, risaliamo sulle nostre bici e proseguiamo per San Silvestro fino al bivio dove dobbiamo scegliere se andare per Monte Sole, ma nuvole nere all'orrizzonte e le recenti piogge ci fanno desistere e così pieghiamo verso il "Cieco". Arrivati sul Setta, risaliamo sulla strada e andiamo verso BAdolo, qui deviamo verso la stradina che ci porta alla prima sella di Monte MArio.

Risaliamo ma non arriviamo alla Commenda, imbocchiamo un sentiero, indicatoci da Gardo, che molti di noi non hanno mai fatto.
 E' praticamente tutto in discesa, ingombro di alberi che ci costringono a scendere e prendere le bici in spalla per poter scavalcare i molti ostacoli. Io cado rovinosamente due volte, ma come sempre si riparte, attraversiamo un piccolo ponte fatto di tronchi e arriviamo alla grotta.

 



Pausa per le foto e ripartiamo in discesa, sbuchiamo ad un bivio, lasciandoci alle spalle questa giungla a tratti impenetrabile e risaliamo nuovamente, decidiamo infatti di non fare lo scaletto, così andiamo verso il sentier che ci porterà sotto Monte Mario, alla villa di Cazzola.
Un manipolo di coraggiosi sfida un piccolo sentiero in discesa e noi li raggiungiamo al ponte sull'autostrada per poi tornare tutti in piazza per i saluti.
Totale km percorsi 26, bellissimo giro!
Un pensiero ai nostri amici che domani affrontano 100 km Bianco, Sara, Leo, Tab (l'unico oggi dei presenti che corrono anche domani, complimenti!), Raptor... aspettiamo di leggere il resoconto sul blog.



lunedì 11 aprile 2011

Quelli che non si allenano mai....

Negli ultimi anni i ciclisti stanno cominciando ad assomigliare sempre più ai pescatori, solo con un'importante differenza: il pescatore ingigantisce le prede, il ciclista diminuisce i chilometri.
Classico esempio sono il "Gatto e la Volpe" alias Massimo ed Emanuele: nonostante continuino a rifiutarsi di uscire su strada dicendo di non essere in forma vengono regolarmente pizzicati ad orari proibiti a qualsiasi lavoratore mentre tirano a testa bassa dandosi dei cambi che neanche i prof....











                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           


Ancora più subdolo è quel tipo di ciclista che afferma di non allenarsi, lui esce soltanto a pedalare.
Poi vai a vedere ed impari che ha un preparatore e che macina ripetute tutta la settimana e segue una dieta stile Ghandi.
E qui ne vediamo un classico esempio, notate l'estrema magrezza....





Quindi attenti se frequentate certi ambienti: Diffidate gente, diffidate!!!

domenica 3 aprile 2011

2 aprile - Monte Sole


La giornata magnifica ci spinge appena ci vediamo in piazza a decidere quasi all'unanimità per Monte Sole, che in inverno è inevitabile abbandonare.
Rifiutandoci di risalire il "Cieco", ci dirigiamo lungo la Porrettana e deviamo a Lama di Reno per risalire per via SAn Silvestro che continuiamo a seguire fin quando finisce l'asfalto e comincia la strada bianca.
SArà il primo vero caldo o la strada esposta quasi totalmente al sole, fatto sta che a me sembrava di essere all'Elba.
Grazie alla compagnia di Simonetta le salite mi sono sembrate  meno dure e quando alla fine di una ripidissima ho visto Bianco che mi guardava alzando le braccia e incitando "Forza Simo".. beh che dire, mi sono sentita davvero orgogliosa e fiera di me.

Mentre percorriamo un sentiero stretto sul crinale, chi incontriamo? il vile Lampredotto con un gruppo di Vado, l'affronto è grande, io sarei tentata di spingerlo giù per la scarpata, ma resisto, il Conte Stefano ipotizza che non sia venuto con noi per paura di essere staccato troppo; per punizione all'Elba dovrà mangiare la pizza che gli ha dato il nome, ovvero al lampredotto ( ritagli di abomaso, uno dei quattro stomaci bovini) e poi dovrà offrire un giro di birra a tutti, e poi dovrà tuffarsi a bomba da porto  Ferraio, e poi..... a voi le proposte.
Un breve tratto di malta bagnata, ci ha costretto a scendere ma arrivati a Monte Sole e dovevamo decidere se andare ancora più in alto, inerpicandoci per un'altra salitona oppure cominciare a ridiscendere, io subito ho detto: "certo, andiamo, ce la sentiamo tutti!! proseguiamo in salita!", qui ho visto alcuni che hanno nascosto sassi nella tasca retrostante della maglia, peraltro capientissima di SAntini, da lanciarmi in corsa per vendetta.

I due tronisti

Arrivati in vetta, abbiamo iniziato a ridiscendere, dapprima lievemente , e così siamo arrivati alla fontanella per riempire le borrace vuote, e da qui è iniziata una bella discesa nel bosco, che ci ha regalato i colori della primavera che si sveglia.
Siamo sbucati sull'asfalto e da qui siamo arrivati alla GArdelletta per imboccare l'autostrada (il tratto chiuso) fino a VAdo, poi via Setta, a ruota, con Bianco che tirava pa rte del gruppo, ed infine a Sasso.
Che dire.. giornata davvero bella, Simonetta sempre più forte e motivata, Pietro  lo vedi alle 2 in piazza poi se non sei Gimondi lo rivedi in piazza alle cinque al ritorno... mi sorge allora una domanda: " ma parte oppure ci aspetta direttamente in piazza per il rientro?".