domenica 17 ottobre 2010

16 ottobre: Giro fuori Porta: Pracchia

Sabato dopo le ultime remore e i dubbi dettati dal tempo incerto partiamo direzione Pracchia (PT). Prendiamo il treno, chi sale a Bologna, chi a Borgonuovo, chi a Sasso .... fino a Pioppe. Il gruppo è formato da otto grandi del gruppo: Bianco, Raptor, Vito, Stefano, Simona Sara Ugo e la nostra guida il mitico Diavolo. Il percorso si dipana tra le gole dell'appennino in allegria con battute e risate, lasciamo la nebbia e le nuvole a valle ed arrivati a Pracchia ci aspetta il sole, la temperatura è freddina, ma siamo tutti adeguatamente equipaggati. 
Dopo aver cambiato treno a Porretta (Vito rischia di ripartire direzione Bologna per aver sbagliato binario) scendiamo a Pracchia  alle 9.46 - Dal parcheggio (m 617) della stazione ferroviaria Diavolo Pietro ci guida verso la strada asfaltata in direzione del centro di Pracchia, dopo un centinaio di metri si piega a destra, superando il sottopassaggio ferroviario, si costeggiano gli stabilimenti dell’Acqua Silva e si comincia a salire alle sorgenti dell’Orticaia, dapprima su strada asfaltata e quindi sterrata per circa 6 chilometri con una pendenza media di circa il 7%.
Dopo poche decine di metri incontriamo una frana che ci costringe a scendere dalla sella e fare un crinale a piedi, ma poi risaliamo e da li il percorso sarà belissimo. Imbocchiamo il sentiero 167,(Poggione-Badia Taona – Poggio Scalocchio – Montecuccoli - Badi- Castel di Casio-Riola), prima pausa verso le 11 in un bar che incontriamo -"L'Antica Locanda" a Passo della Collina a mt.932- dove il signore baffuto oltre ai caffè ci offre uno splendido, meraviglioso, delizioso castagnaccio appena sfornato che si scioglie in bocca e subito capiamo che la giornata è nata sotto i migliori auspici.

Proseguiamo attraversando boschi di larici, di abeti fitti e bui e castagneti.
 
La salita non è mai "sgarbata" ma ci accompagna dolcemente fino al punto più alto dei monti che stiamo attraversando (1230 mt circa).
L'autunno con il suo silenzio ed i suoi colori ci regala magnifici immagini.
 
Pedala, Pedala,per una mulattiera sterrata, in salita ci svestiamo e in discesa ci si riveste rapidamente- Le girls in versione sexy-biker-

Arriviamo al paesino di Torri verso le 13. Torri è un piccolo gruppo di case in pietra arroccate e strette in una valle che ci accoglie con il proumo della legna che arde nei camini, ma purtroppo non c'è alcun punto di ristoro e gli abitanti davvero gentili ci indicano di scendere a valle circa 5-6 km verso Lentula dove forse troveremo qualcosa. Così facciamo scendiamo ma non andiamo verso Lentula, ci allontanemmo dalla nostra meta e minacciose nuvole nere si stanno avvicinando in maniera preoccupante. Superiamo Badi, Castel dell'Alpi e arriviamo al Bacino di Suviana, qui speranzosi ci fermiamo in una trattoria, a sono già le 14 e non hanno nulla da darci, così ci sediamo ai tavolini all'aperto e mangiamo le vivande che ciascuno di noi ha portato. Un po' rinfrancati ripartiamo direzione Riola dove arriviamo in tempo per prendere il treno delle 15 e 30 circa. Percorsi circa 60 km.
Giro belissimo siamo riusciti affrontarlo tutti insieme, uniti, impegnati a salire, scendere ridere e parlare come solo amici nuovi che sembrano compagni di vecchia data riescono a fare... sarà la magia della bici che il sabato ci trasforma tutti .... Si parla già di prossime spedizioni in primavera: Asiago, il Garda e chi più ne metta.... ormai non ci ferma più nessuno.... forse.
 

2 commenti:

  1. RAgazzi, che sabato che abbiamo trascorso ed il percorso era davvero bellissimo. Grazie a tutti voi. Simo

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  2. X Asiago quando volete. almeno lassù so dove trovare da mangiare......
    E speriamo che qualcuno di quelli che si sono persi questo splendido giro trovi la voglia di unirsi.
    Bianco.

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