Sabato dopo le ultime remore e i dubbi dettati dal tempo incerto partiamo direzione Pracchia (PT). Prendiamo il treno, chi sale a Bologna, chi a Borgonuovo, chi a Sasso .... fino a Pioppe. Il gruppo è formato da otto grandi del gruppo: Bianco, Raptor, Vito, Stefano, Simona Sara Ugo e la nostra guida il mitico Diavolo. Il percorso si dipana tra le gole dell'appennino in allegria con battute e risate, lasciamo la nebbia e le nuvole a valle ed arrivati a Pracchia ci aspetta il sole, la temperatura è freddina, ma siamo tutti adeguatamente equipaggati.
Dopo aver cambiato treno a Porretta (Vito rischia di ripartire direzione Bologna per aver sbagliato binario) scendiamo a Pracchia alle 9.46 - Dal parcheggio (m 617) della stazione ferroviaria Diavolo Pietro ci guida verso la strada asfaltata in direzione del centro di Pracchia, dopo un centinaio di metri si piega a destra, superando il sottopassaggio ferroviario, si costeggiano gli stabilimenti dell’Acqua Silva e si comincia a salire alle sorgenti dell’Orticaia, dapprima su strada asfaltata e quindi sterrata per circa 6 chilometri con una pendenza media di circa il 7%.
Dopo poche decine di metri incontriamo una frana che ci costringe a scendere dalla sella e fare un crinale a piedi, ma poi risaliamo e da li il percorso sarà belissimo. Imbocchiamo il sentiero 167,(Poggione-Badia Taona – Poggio Scalocchio – Montecuccoli - Badi- Castel di Casio-Riola), prima pausa verso le 11 in un bar che incontriamo -"L'Antica Locanda" a Passo della Collina a mt.932- dove il signore baffuto oltre ai caffè ci offre uno splendido, meraviglioso, delizioso castagnaccio appena sfornato che si scioglie in bocca e subito capiamo che la giornata è nata sotto i migliori auspici.
Proseguiamo attraversando boschi di larici, di abeti fitti e bui e castagneti.
La salita non è mai "sgarbata" ma ci accompagna dolcemente fino al punto più alto dei monti che stiamo attraversando (1230 mt circa).
L'autunno con il suo silenzio ed i suoi colori ci regala magnifici immagini.
Pedala, Pedala,per una mulattiera sterrata, in salita ci svestiamo e in discesa ci si riveste rapidamente- Le girls in versione sexy-biker-
Arriviamo al paesino di Torri verso le 13. Torri è un piccolo gruppo di case in pietra arroccate e strette in una valle che ci accoglie con il proumo della legna che arde nei camini, ma purtroppo non c'è alcun punto di ristoro e gli abitanti davvero gentili ci indicano di scendere a valle circa 5-6 km verso Lentula dove forse troveremo qualcosa. Così facciamo scendiamo ma non andiamo verso Lentula, ci allontanemmo dalla nostra meta e minacciose nuvole nere si stanno avvicinando in maniera preoccupante. Superiamo Badi, Castel dell'Alpi e arriviamo al Bacino di Suviana, qui speranzosi ci fermiamo in una trattoria, a sono già le 14 e non hanno nulla da darci, così ci sediamo ai tavolini all'aperto e mangiamo le vivande che ciascuno di noi ha portato. Un po' rinfrancati ripartiamo direzione Riola dove arriviamo in tempo per prendere il treno delle 15 e 30 circa. Percorsi circa 60 km.
Arriviamo al paesino di Torri verso le 13. Torri è un piccolo gruppo di case in pietra arroccate e strette in una valle che ci accoglie con il proumo della legna che arde nei camini, ma purtroppo non c'è alcun punto di ristoro e gli abitanti davvero gentili ci indicano di scendere a valle circa 5-6 km verso Lentula dove forse troveremo qualcosa. Così facciamo scendiamo ma non andiamo verso Lentula, ci allontanemmo dalla nostra meta e minacciose nuvole nere si stanno avvicinando in maniera preoccupante. Superiamo Badi, Castel dell'Alpi e arriviamo al Bacino di Suviana, qui speranzosi ci fermiamo in una trattoria, a sono già le 14 e non hanno nulla da darci, così ci sediamo ai tavolini all'aperto e mangiamo le vivande che ciascuno di noi ha portato. Un po' rinfrancati ripartiamo direzione Riola dove arriviamo in tempo per prendere il treno delle 15 e 30 circa. Percorsi circa 60 km.
Giro belissimo siamo riusciti affrontarlo tutti insieme, uniti, impegnati a salire, scendere ridere e parlare come solo amici nuovi che sembrano compagni di vecchia data riescono a fare... sarà la magia della bici che il sabato ci trasforma tutti .... Si parla già di prossime spedizioni in primavera: Asiago, il Garda e chi più ne metta.... ormai non ci ferma più nessuno.... forse.
RAgazzi, che sabato che abbiamo trascorso ed il percorso era davvero bellissimo. Grazie a tutti voi. Simo
RispondiEliminaX Asiago quando volete. almeno lassù so dove trovare da mangiare......
RispondiEliminaE speriamo che qualcuno di quelli che si sono persi questo splendido giro trovi la voglia di unirsi.
Bianco.