lunedì 31 maggio 2010

la losca cosca

Sabato ci troviamo in piazza e si parte, direzione Villa Marescalchi, risaliamo e si unisce a noi un gruppo abbastanza numeroso di ragazzi\e di Castenaso, affrontiamo con loro un po di percorsi "tecnici" - sentiero 102- salite e discese che ci fanno ricordare il magico week end appena trascorso all'Elba.


Proseguiamo, da soli lungo un sentiero nel bosco, fino a tornare sulla discesa bianca di Marescalchi, qui i capisaldi, Paolo e Daniele, si ricordano di un sentiero fatto diversi anni fa, così ci avventuriamo: prima costeggiamo una casa, poi attraversiamo un prato ed infine arriviamo su una strada in discesa che non sappiamo bene dove porti.... ahhh, aspetta sta arrrivando una macchina chiediamo informazioni.... la risposta è disarmante: "andate via! questa strada non porta da nessuna parte!" poi incoraggiati da una gentile signora che ci invita a seguirla, prendiamo coraggio e seguiamo la carovana di macchine che si sta formando. Arriviamo ad un borgo dove ci aspetta una banda, e un gruppo di persone (tutti stranamente pettinate nello stesso inquietante modo con la divisa da una parte) si avvicinano a noi a turno  intimando di allontanarci.. mi sembra di rivivere il film "Un tranquillo week end di paura".. davvero rassicurante!! restiamo interdetti , ma quando Daniele riceve in dono un rosario, ci convinciamo che è meglio  battere in ritirata e ritornare sui nostri passi.

Bel giro , almeno un passante socievole l'abbiamo incontrato, un vero signore!!

giovedì 27 maggio 2010

Attenti al Lampredotto.....

Attenti o voi ciclisti che frequentate la val di Setta, in questo periodo vi si può incontrare il Lampredotto....

Può capitare pedalando lungo la val di Setta di incrociare un giovane ciclista di Vado.Le cose vanno sempre più o meno allo stesso modo: lo vedi in lontananza che ti viene incontro pedalando come un forsennato e pensi " forse non fa caso a me".Ma ecco che quando vi incrociate ti vede, ti riconosce ( specie se porti la sua stessa divisa) e gli si disegna un sorriso in faccia. Lo saluti e speri che vada di fretta, ma lui lesto lesto volta la bici ed in men che non si dica è al tuo fianco. Allora pensi "mi saluta e poi va per la sua strada". Ma lui ti chiede " dove vai?" con aria innocente.Allora tu menti spudoratamente indicando la salita più s....a che conosci sperando che sia stanco e si spaventi: ma lui ti dice " vengo proprio da lì, ma torno su con te". A questo punto non puoi tirarti indietro e vai per la strada indicata, sempre con lui al fianco che chiacchiera allegramente mentre tu cominci a sputare l'anima. Poi arriva la famosa salita, e tu che sei già a tutta non sai più a che santo affidarti.
E proprio allora arriva il peggio, perchè lui ti guarda e aumenta un pò il ritmo. Tu non puoi mollare subito, quindi fai ricorso alle tue ultime energie e provi a stare con lui. Se sei bravo riesci ad arrivare indenne (quasi) in vetta e cominci la discesa più desiderata della tua vita sapendo che in fondo tu andrai verso casa e lui che abita dall'altra parte ti lascerà tirare il fiato: e qui fai un altro grave errore, perchè una volta a valle lui ti dice "ti accompagno un pò verso casa".
Azzz. Si ricomincia, lui ciarla allegramente e tu hai il cuore che martella come un batterista heavy metal impazzito.Poi finalmente arriva il momento in cui lui ti dice "vado verso casa", gira la bici e parte come un indemoniato nella direzione opposta. A quel punto sei talmente a pezzi che per percorrere gli ultimi 7-8 km che ti separano da casa ci metti più che a scalare il Pordoi.

Quindi attenti voi che pedalate in val di Setta, poi non dite che non vi avevamo avvisato.......

mercoledì 26 maggio 2010

lunedì 24 maggio 2010

La Rupe all'Elba - 22 e 23 maggio

E finalmemte il giorno arrivò.. il 21 maggio alle 15 circa ci troviamo in piazza a Sasso davanti alla piscina, l'emozione, la felicità di iniziare  due giorni con gli amici in mtb, senza pensieri di lavoro, mogli, mariti, fidanzate ecc.. è palpabile e sembriamo un gruppo di bambini delle elementari prima di partire per la gita scolastica di fine anno.
Partiamo direzione Piombino, e nonostante le proteste di alcuni facciamo la Porrettana - Vito ci convince che così eviteremo una fantomatica fila che pronosticano già da secoli- .
Ci lasciamo convincere, nonostante i timori di mal d'auto di Enrico, che Simona  rifornisce prontamente di Travelgum. Arriviamo a Piombino dove parcheggiamo ed immediatamente, saliamo in bici, casco in testa, zaino in spalla e partiamo dritti sul traghetto.
Qui ne approfittiamo per cercare di carpire qualche informazione sul percorso che la nostra guida - Bianco- ci ha riservato per l'indomani, ma tutto è inutile, Andrea non ci scuce nessuna informazione chiara, se non  seminare il panico  tra alcuni dicendo che sabato intende battere il record di una precedente spedizione elbana di 100 km circa... il terrore comincia a leggersi negli occhi di alcuni e la frenesia in quello di altri, il tutto viene comunque mitigato dallo splendido tramonto ed intanto Portoferraio si avvicina.

 La mattina sveglia, colazione e partiamo, prima sosta per riempire le borracce e poi viaaaa, prima destinazione Monte Orello,  e la salita è davvero magnifica, il mare ci appare dietro le chiome degli alberi di sughero, la temperatura è gradevole ed i fiori ci accompagnano con un profumo che  riempie le narici; i primi sfrecciano in salita , con qualsiasi pendenza e sono sempre loro, Raptor ed il nostro piccolo\grande "Lampredotto"alias Enrico, Bianco, Paolo, Sergio, Alex, Stefano, Vito,  Sara (una vera atleta, un concentrato di coraggio, forza ed energia abilmente miscelati con la giusta dose di femminilità e dolcezza), Matteo e Simona.
La strada è uno sterrato, senza salite eccessive che intervalliamo con sfide ai limiti del possibile,  pause foto e la ormai tipica domanda di Simona: "Qualcuno vuole una barretta" (è ancora un mistero quante barrette abbia portato con sè e soprattutto perchè questa ansia di smerciarle.. che siano scadute??).
Arriviamo a Sant'Ilario, riempiamo le borracce  alla fontana del paese e scendiamo verso Marina di Campo, dove ci fermiamo al solito posto degli anni precedenti per il pranzo, ci accolgono come se ci avessero visto il giorno prima. Pranziamo, un po' di relax e ripartiamo con il sorriso, ... non sappiamo quello che ci aspetta..
Bianco ha previsto per il pomeriggio la salita fino alla sommità di Monte Tambone, il percorso però che intraprendiamo è stato reso davvero difficoltoso dalle piogge e prima ancora daall'inverno trascorso. Così i primi prodi riescono ad arrivare in cima senza quasi mai scendere, altri faranno tutto il tracciato a piedi.. ma il buonumore non li abbandona, chiacchere e lo spettacolo impagabile del panorama ci accompagnano lungo questa salita cha a tratti sembra interminabile. Mentre stiamo salendo, il Lampredotto\Enrico, già arrivato in vetta ci viene incontro in discesa mentre arranchiamo dicendo "Bellissimo, bellissimo", lo rifà, scende per risalire, ci guardiamo attoniti, cercando di spiegare in maniera razionale questo comportamento, che non  abbia digerito??

Quando arriviamo, il paesaggio da una ragione a tutta questa fatica, ci torna il sorriso ed iniziamo la discesa verso Lacona.
Arriviamo in spiaggia, alcuni si fermano al bar a vedere la tappa altri ne approfittano per mettere i piedi a bagno nell'acqua cristallina della baia.

Ripartiamo da Lacona, direzione Porto Ferraio, ci separiamo in due gruppi, il primo risale per un sentiero  fino a tornare alla partenza della mattina, tirano e gareggiano,  il secondo gruppo arrivano all'Hotel attraverso la strada statale. La sera , al ristorante è il momento dei racconti, delle risate e delle battute.

Domenica, il gruppo riparte, destinazione Capoliveri, dopo una breve sosta per un caffè in piazza, ci dirigiamo per il monte Calamita, affrontiamo la salita di Pinocchiello, qui la pendenza mette tutti a dura prova, tutti ma non Sara, che affronta il 26% con il sorriso di sempre. Arrivati inziamo un anello in quota percorrendo la costa dei Gabbiani. che dire spettacolare.
 Torniamo verso Capoliveri, e durante la discesa Vito si lancia in solitario, immediatamente Bianco, Raptor, Lampredotto\Enrico e altri partono all'inseguimento, fanno a tutta velocità diversi km ma nulla, di Vito non c'è traccia... allora inziano a sorgere i primi dubbi.. infatti il furbo si è nascosto dietro una curva lasciando che gli altri inseguissero un'idea.
Svelato l'arcano, risate e piccole fughe ci riportano a Capoliveri in hotel, doccia e di corsa in traghetto direzione Piombino.

E' finita. Questi magnifici giorni, ci rimangono attaccati addosso come il miele, le risate, il sudore delle salite e la polvere delle discese..Grazie a tutti, grazie Elba e all'anno prossimo


Le grandi GRLS dell'MTB LA RUPE

Oggi vogliamo complimentarci con le nostre GRLS Sara e Simona per la loro prestazione sui sentieri Elbani.
Sui difficili sentieri dell'isola hanno pedalato con il gruppo di maschietti con grande determinazione e con il loro sorriso hanno contribuito all'ottima riuscita del week end.
Un plauso anche a Matteo che digiuno di mountain bike ha chiuso un impegnativo giro di oltre 70 km e si è pure divertito a tentare di riprendere il Presidente andato in fuga nel finale.
Il nostro ringraziamento va anche , oltre ai già citati, ad Enrico, Sergio,Robby,Vito,Paolo,Andrea, Alessandro e Stefano che hanno contribuito con la loro simpatia a rendere la gita un bellissima esperienza.
A breve pubblicheremo le foto sperando che possano far aumentare il gruppo per l'escursione del prossimo anno.
A presto.

sabato 15 maggio 2010

Basta!

ma, e l'effetto serra che fine ha fatto???

Basta rinunciare all'uscita del sabato per la pioggia, invochiamo tutti insieme il grande spirito di Bernacca....

sabato 8 maggio 2010

Monte Sole

oggi, in piazza eravamo in 7, siamo partiti, nonostante il tempo non promettesse nulla di buono.
 Dopo aver risalito la Porrettana, abbiamo svoltato a Panico per arrivare ad un ponte pedonale davvero bello, costeggiato il fiume Reno fino a Pioppe.. e qui ci siamo dovuti rivestire poichè le nuvole ci hanno bagnato con due gocce promesse fin  dalla partenza. 
Da qui Vito ci ha portato per sentieri che solo lui conosceva e che probabilmente prima di lui non erano stati frequentati da altri se non da cinghiali che si erano persi, con un tirammolla di chi era troppo avanti e doveva tornare indietro (grazie all'instancabile Paolo che riesce sempre a stare dietro a tutti come un cagnone pastore).
Comunque il paesaggio che abbiamo attraversato prima una bosco di conifere, poi un prato di fiori viola, ci ha ripagato - grazie Vito!-.
Abbiamo oltrepassato il camping naturista - visto il tempo erano tutti vestiti-, Monte Sole e qui abbiamo fatto un tuffo nella storia di Marzabotto ripercorrendo i luoghi delle stragi. Un po' discesa, Enrico scatenato percorreva sentieri improbabili con discese fangosissime.. bazzeccole per lui! ( mentre Paolo continuava a ricordarci che doveva essere a casa alle 4 e noi gli ricordavamo che erano già le 4 e 45..) e siamo arrivati all'imbocco della vecchia autostrada da Vado a Sasso.
I primi, Pietro, Enrico, Stefano, Paolo, Alessandro e Vito si sono potuti riposare ben bene aspettando l'ultima del gruppo, Simona, e come dice Stefano - tornato finalmente nel gruppo dopo la rottura della catena su per Monte Mario qualche mese fa- "dietro di lei c'era il nulla".
Bel giro per un totale da Sasso di 39 Km, il tempo ha retto e ci è stato amico le chiacchere piacevoli, salite e discese ok, il gruppo ottimo .. come sempre, nell'attesa dell'Elba .

domenica 2 maggio 2010

5 colli


Sabato 30 aprile, parte la 5 colli, i nostri prodi che partecipano alla gara sono Bianco, Raptor, Enrico e Sergio. piccole "cellule" della società si ritrovano sparsi fra tornanti e colli in attesa dei coraggiosi compagni.
Io e Vito partiamo alle 8.30 da Sasso e dopo aver risalito Badolo arriviamo sopra Pianoro dove incrociamo parte della "lunga dieci colli". Ripartiamo e ci fermiamo a Monte Donato, sul limite di una salita che spaccherebbe le giunture anche ad un somaro.
Dopo un po' d'attesa ecco i primi, tra questi riconosciamo subito Daniele alias Diavolino (si piazza all'ottava posizione con un tempo 2ore e 42'), aspettiamo invano i nostri tre amici.. poi arrivano le notizie Bianco si è dovuto ritirare dopo 5 km dalla partenza per un infortunio di un amico ( la prossima volta Bianco ti consiglio Lourdes in bici), di Raptor e Sergio dapprima le notizie scarseggiano, poi trovo i risultati: Sergio 548, Raptor 549 e Enrico 550 -con un tempo di 4ore e 1'; , nel frattempo viviamo l'entusiasmo degli spettatori, i ciclisti che arrivano stremati e chiedono una spinta, le battute e gli incitamenti..