sabato 31 marzo 2012

che banda!


I° GRUPPO - I Saggi :
Tanti, tanti tanti....
Quasi 20; se non siamo riusciti a raggiungere il fatidico numero lo dobbiamo a Raptor, che opta per uno pseudo allenamento su strada in previsione della 5 (o 10) Colli.
C'erano: le "3S" Simona, Simonetta e Sara, Vito, Paolino Mezzini, Paolino Leoni, Ugo, Pietro il grande, Pietro il Piccolo, Jacopo, Gardo, Leo, Morris, Giorgio, Sandro, Stefano, Giuseppe e Cuppi (prima volta al nostro appuntamento) ed io.
Alle 14 e 5, ecco che si parte; visto l'elevato numero, i "saggi" decidono di formare un gruppo "anagonistico"; si staccano quindi: Vito, Paolino Mezzini, Sandro, Tab, Simona e Simonetta.
Vito individua un bel giro, nella sua memoria facile, in realtà duretto; su da via Colliva fino a raggiungere vie delle Orchidee; arrivati in cima mi accorgo di avere lo scatto libero bloccato!
Decido quindi di tornare a casa prendendo la strada più agevole, visto che il guasto mi impone di pedalare continuamente; i miei compagni di viaggio decidono di non lasciarmi solo e facciamo la strada che ci porterà alle Ganzole.
Io ho consumato tutti i freni per mantenere una velocità che mi permettesse di mantenere possibile seguire i pedali; arriviamo al ponte di Vizzano e ci separiamo.
Io e Simona verso nord, gli altri verso Sasso; a Palazzo Rossi Simona prende prosegue in fuoristrada, mentre io arrivo finalmente a casa.
Già portata la ruota dal mecca per essere pronta per il prossimo sabato.
Chiedo a Stefano di fornirci le informazioni relative al giro "ufficiale"; come sono andati i nuovi, se i ragazzini si sono confermati e tutto quanto Stefano ritenga utile farci sapere.
Alla prossima.
Tab.

_________________________________________________________________________

II° GRUPPO: Gli Impavidi:

l risveglio della primavera!
Evento eccezionale oggi tutti sono usciti dal letargo invernale. Si sono presentate in piazza in massa 19 persone pronte con la propria mountain bike.
Alessandro, Gardo, Giorgio, Jacopo, Leo, Paolo Lions,  Paolo Mezzo, Pietro, Tab, Sara, Simona, Simonetta, Stefano, Ugo, Vito, Morris, Diavolo, Cuppi, e Giuseppe.
Speriamo di non aver dimenticato nessuno.
Dopo la classica foto di rito si parte divisi in due gruppi, uno in direzione Monte Mario e l’altro direzione Villa Marescalchi.
Monte Mario:
arrivati nei pressi della strada che sale verso l’arco romano, ora chiuso perché pericolante, proseguiamo dritti e saliamo su per le gobbe per arrivare alla commenda.
Si prosegue salendo sulla collina (tutti meno Stefano che oggi non se la sente) e ci si ritrova al bivio che scende giù dal noccioleto fino ad arrivare giù a vizzano.
Inizia qui la salita di via colliva fino al bivio per Ermagnano, in questo punto però il gruppo è riuscito a svelare uno dei grandi misteri che gli scienziati di tutta la terra stanno provando di spiegare da oltre 69 anni.
La scoperta è che anche il Diavolo è un essere umano; provato dal fatto che per la prima volta oggi è stato “beccato” con il fiatone e provato dalla fatica!!!!! Già oggi su internet si è sparsa la voce, tramite agenzia ANSA, ed è già stata fissata la data per un congresso aperto a tutti gli scienziati provenienti da ogni parte del mondo per potere studiare il caso.
In effetti anche la signora dell’agriturismo Colliva, impietosita da questo fatto straordinario, ci ha offerto acqua fresca e invitato alla grigliata serale.
Proseguiamo inerpicandoci ancora in salite peggiori di quelle percorse fino ad ora e a turno ci teniamo in stretto contatto con il Diavolo per verificare che stia bene. Alla fine rientriamo per via delle orchidee e giù per lo scaletto dove l’esuberanza giovanile fa si che Jacopo si ritrovi abbracciato ad una acacia, forse attratto dal nome femminile. Comunque appena scoperto che acacia non è una bella donna e per giunta è anche molto rugosa lascia perdere il contatto e si ributta giù per il toboga.
Arrivati a Sasso non siamo però molto contenti del giro. In un attimo e senza pensarci più di 4 secondi si riparte per via dello sport salendo fino alla chiesa e rientrando per via castello. Unanimamente si decide che ci siamo guadagnati un gelato alla baracchina dove ritroviamo il President, Simonetta e Paolo Mezzo . La possibilità di essere stati testimoni di un evento che MAI era successo prima ha un valore inestimabile che verrà tramandato ai posteri per generazioni.
Ciao a tutti e alla prossima uscita

Immagino che il resoconto del secondo gruppo sia a carico tuo quindi se vuoi cambiare la prefazione fallo senza problemi.
Ciao a sabato prossimo
Stefano



domenica 25 marzo 2012

sabato a Pracchia

Il reporter Ugo racconta qui di seguito la magnifica gita fuori porta svoltasi a Pracchia:

"abbiamo preso il treno delle 8.30 per Pracchia e Io (Ugo), Pietro, Giorgio Stefano, Sara e Leo appena scesi dal treno ci siamo diretti in bottega per il solito panino, rifornimento di acqua Silva e via su per la statale, dopo 3 km abbiamo preso di buona lena la strada forestale che finisce a Casette Pulledrari e poi ancora su per il sentiero denominato "la camminata del diavolo" più in alto il sentiero n° 5 direzione capanna del Montanaro e poi giù verso Portafranca sentiero n° 35 con passaggi completamente innevati e pericolosetti (vedi foto).
Fermata d' obbligo, anche perchè erano già passate le 13, per il panino e poi giù fino a Orsigna, dove abbiamo imboccato la statale per Porretta sotto la pioggia a tutta birra con punte di 50 km. ora.
Arrivati a Ponte della Venturina ci siamo dovuti fermare perchè diluviava e così abbiamo perso il treno per Sasso, a quel punto visto che aveva smesso di piovere e non avevamo vogliua di aspettare un' ora in stazione abbiamo deciso di scendere fino a Riola.
A Silla abbiamo incrociato tre in bici da corsa ovviamente il diavolo ha ingaggiato la battaglia sverniciandoli!!
A questo punto il conte visto che era già a Riola ha pesato bene di andare a casa in bici, ci siamo salutati e poi abbiamo preso il treno, per la prima volta abbiamo trovato un vagone adibito a trasporto bici, fermando il contachilometri a quota 60"









Complimenti splendide foto e racconto!!!

sabato 17 marzo 2012

SABATO.....MORBIDO....

"Pietro, oggi ci sono due nuovi giovani che vorrebbero testare il nostro gruppo, vedi mo' di pianificare un percorso "morbido"...."
Queste sono state le prime parole che ho detto appena arrivato in piazza, un po' perchè non volevo che questi nostri due nuovi amici si spaventassero, un po' perchè anch'io non avevo tanta voglia di soffrire.
Pietro "il grande" (che da oggi speriamo di dover sempre chiamare così, visto che uno dei due ragazzi si chiama Pietro anche lui; da oggi sarà Pietro "il piccolo"), mi rassicura: "facciamo una robina leggera: andiamo su al cimitero dei frati, su a Monte Sole, ma da una parte più tenera del solito, da Vado....
Mi fido, pensando che stavolta avesse davvero preso a cuore la tenuta dei ragazzi e ci avviamo puntuali verso Vado; siamo in 13: Pietro "il grande", Pietro "il piccolo", il suo amico Jacopo, Paolo Leoni, Giorgio, Leo, Sara, Morris, Gardo, Stefano, il mitico Lorenzo, Raptor ed io.
Raptor, non contento della "cioccata" della volta scorsa, si ripresenta in completo invernale (proprio lo stesso della volta scorsa...); ho capito che lo fa apposta per rendersi protagonista del pomeriggio.
Arrivati prima delle vecchie gallerie autostradali, saliamo su da Campolongo" (siamo sulle Dolomiti?), all'inizio pedalabile e poi arrivano i tratti da scancheramento; ci mettiamo alle spalle strappi da 22, 24, 25 e, udite udite, 27%.
Pietro il grande prende la sua solita dose di nomi ma alla fine arriviamo tutti in vetta al Cimitero; i due ragazzini (14 e 15 anni) si dimostrano coriacei e dotati di una buona gamba.
Speriamo di poterli reclutare anche per fargli fare qualche garetta del campionato bolognese.
Scendiamo a Sperticano facendo una discesa con tratti tecnici; giunti nel borgo, ci fermiamo per lo scatto di rito.
Da li raggiungiamo il fondo Reno e poi arriviamo a Marzabotto; il Conte avrebbe potuto dirigersi verso casa ma invece decide di allungare la sua fatica e scende a valle con noi.
Giunti nei pressi del ponte pedonale, ci accorgiamo che non è transitabile, quindi optiamo per la Porrettana; intanto Raptor deve fare i conti con un salto catena particolarmente ostico.
Al bivio per Panico, metà del gruppo decide di spararsi ancora un San Silvestro, mentre io, Raptor, Gardo, Leo e Sara decidiamo di tornare per la via più breve (io voglio andare a vedere l'arrivo della Milano-S.Remo e, mentre sto scrivendo, ho visto che ha vinto un australiano a me sconosciuto).
Spero di leggere i commenti di chi ha proseguito, così vediamo cosa ci siamo persi.
Termino con l'ormai solito commento: giro duro ma bello (in realtà, quando arrivi alla fine, sei sempre soddisfatto delle fatiche che porti a termine); non so i chilometri perchè il mio ciclocomputer faceva le bizze, ma credo che siano i soliti 25.
Alla prossima uscita.
Tab

domenica 11 marzo 2012

10 marzo

 
L'appuntamento in piazza per alcuni si è spostato verso l'una e dieci per il rituale del caffè con il Diavolo e Ugo. E così al bar ci troviamo io (Simo) , Diavolo, Ugo e Giorgio, dopo aver saputo che ci saranno grandi assenze - leggi Tab, Vito, Raptor, Stefano, Paolo Leoni- siamo ormai convinti che questa volta partiremo davvero ridotti ai minimi termini. ..... ed ecco invece materializzarsi all'orizzonte un grande Gardo che ci raggiunge con inconfondibile "sorriso sornione", e poco dopo, Lorenzo, Moccellin (che solo il nome ricorda i velocisti di grandi gare del passato) e Morris (la cui forza nelle salite e coraggio nelle discese viene ancora narrata nei racconti dei soci) e Piero con una bici rivoluzionaria stile easy rider, così anche oggi siamo in nove... e visti gli elementi io mi sento spacciata...

Al grido "Leoni di sopra e disotto" ( lo grido ma se vi dovessi dire esattamente il percorso proprio non so...) partiamo. A stento riesco ad arrivare alla Commenda (oggi proprio non vado) e se ci arrivo è solo merito del grande Ugo che mi aiuta e mi incita.





Scopriamo ben presto il vero motivo per cui Lorenzo in salita non si ferma mai... ha la bici doppata, infatti l'ago della siringa è ancora conficcato nell'avambraccio del copertone.

 Qui arrivati io saluto tutti e minaccio chiunque abbia intenzione di accompagnarmi, così mentre io torno vero casa il gruppo dei "veloci" si ricompatta e parte velocissimo sfidando salite impervie e toboga impossibili perfino ai cinghiali!!

Hanno sfrecciato per  via orchidee fino alla strada per Badolo (qui Lorenzo ci ha salutati ed è tornato a casa scendendo per la strada asfaltata) saliti dai leoni di sopra, passando per la fontana di Gardini e poi scendendo per i leoni disotto sono risaliti fino a Badolo per poi riprendere via Orchidee, per scendere ai Prati di Mugnano e poi giù a tutta birra per lo scaletto.
 Un bel girettino, direi un classico!


venerdì 9 marzo 2012

PRONTI?

Ciao a tutti,
ho appena mandato una e-mail agli iscritti di cui avevo l'indirizzo e, pensando di non aver raggiunto tutti, sono con la presente a chiedere a coloro che frequentano il blog che non sono stati raggiunti,  di inviare una e-mail al indirizzo della società: info"chicciola"mtblarupe.it (l'ho scritto così per evitare lo spamming ma voi componetelo in maniera corretta...), così posso memorizzare l'indirizzo.
Per i curiosi, la e-mail è per comunicarvi che sono pronto a farmi carico degli impegni che ho preso relativamente alle attività che la Società ha pianificato e delle quali io sono il referente.
Si tratta della partecipazione al CIRCUITO ROMAGNOLO, della attesissima "SASSO-VIAREGGIO-SASSO" e della Stelvio Bike.
Per tutti gli interessati ad avere informazioni dettagliate, mandate una mail all'indirizzo del sito e vi risponderò dettagliatamente.
Salutoni.

Tab

domenica 4 marzo 2012

SABATO 3 MARZO: L'ERA GLACIALE 3, IL DISGELO

Certo, l'iniziare il resoconto parlando delle condizioni climatiche risulterà ripetitivo ma stavolta non ne possiamo proprio fare a meno!
Marzo pazzerello ci offre un sabato con temperatura oltre i 20° ma la gran parte di noi, legati a concetti conformistici, ritiene che, siccome è ancora inverno, ci si debba abbigliare con indumenti pesanti...
Il maggior esponente di questa "corrente" è, come sempre, Raptor che si presenta così concepito (dall'esterno all'interno): pantaloni invernali, giubbotto invernale, pantaloni del pigiama, maglia a maniche lunghe con interno felpato, maglietta a rete, bandana in pile fin sopra le orecchie.... ricordo ancora che il termometro era sui 20°... diciamo che era molto "sciolto"....
Raptor rappresentava l'eccellenza ma tanti erano comunque ben abbardati: Leo, Ugo, Simona, Stefano, Massimo e Giorgio, mentre Pietro, Gardo, Morris, e Vito erano abbastanza scoperti.

Chi si è distinto per l'accortezza del proprio abbigliamento sono stati Paolo Leoni, Sara e lo scrivente, che si sono presentati in completo estivo; il Gran Jiury ha stabilito che a questi tre atleti venga attribuito punteggio doppio per l'aver partecipato all'uscita in condizioni ottimali.

Contando i nomi, si può intuire che si è formato davvero un bel gruppone: eravamo in 14!!!
Visto il completo scioglimento della neve (cosa risultata non del tutto vera...in una valle a "bagur" c'erano ancora 25 cm....e noi ce la siamo fatta a piedi...), si decide di affrontare il classico Monte Mario - Oasi faunistica e ritorno.
Alla Commenda, vista la necessità di ritrovare la condizione in maniera graduale, Simona e Vito decidono di lasciarci e rimaniamo in 12; per poco però perché all'imbocco di Via delle Valli, si aggregano a noi due bikers del rinnovato Green Davils Team.

Fino a lì, prima Morris e poi Massimo avevano trovato il modo di essere disarcionati; io, poco prima della fontanella vicino alle tigri, a causa di una radice scoperta, assaggio l'amaro sapore della caduta.
Nulla di grave, se non fosse che mi "scrosto" una ferita al gomito procurata qualche giorno fa...
Completiamo il giro e, nei pressi del passaggio a livello della stazione, ci salutiamo; io personalmente a pezzi, a causa della prolungata inattività ed un sensibile aumento di peso (@#€%&§).
Giro di poco più di 26 km ma bello tosto.
Buona strada a tutti.
Tab