domenica 23 gennaio 2011

22 gennaio

Brrrr. che freddo! le defezioni sabato sono state davvero tante a causa della temperatura davvero rigida, nonostante ciò alcuni ardimentosi si sono trovati in piazza.

Eravamo in 3: io (Tab) Pietro e Ugo, con Bianco che si presenta in "borghese" solo per "marcare visita"; pur avendoli avvisati che Monte Mario già sabato scorso era parecchio scivoloso, Pietro non ha voluto sentire ragioni e l'attrazione della neve sugli alberi del monte che si vedeva dal paese era per lui troppo forte.


Giro solito, passando sotto l'arco romano e già le prime difficoltà; immancabile fermata sulla "terrazza" dove la neve era già parecchia.



 Da li in poi un vero Calvario, con problemi sia in salita che in discesa; dopo diversi patimenti, la visione dello spiazzo della Commenda ha fatto evaporare ogni sofferenza.

Bella! Un manto di 20 cm di neve copriva ogni cosa, anche i tavoli e le panche sui quali pochi mesi fa ci abbuffavamo di salsiccia...


 



Poi, pensando di sollevarci un po' dall'insidia della neve e del fango, optiamo per via Orchidee; meno fango ma più neve, a tratti pure ghiacciata.

Giunti sull'asfalto, Pietro e Ugo decidono di tornare verso casa passando dalle Ganzole, prendendo la discesa che dalla chiesa di Pieve del Pino porta fino al maneggio delle Ganzole.

Appena partiti, mi accorgo di non poter più contare sul conforto del freno posteriore...azzerato, come se non ci fosse.
Meglio sarebbe stato se avessi rotto il cavo, almeno non avrei avuto la tentazione di tirare la leva; invece mi veniva sempre da tirare ma senza ottenere il benchè minimo rallentamento.
La strada fino al Pieve del Pino non era tale da richiedere forti frenate ma la discesa fino alle Ganzole, prevedevo non si potesse fare...
Infatti, nei tratti più pendenti, scendevo perchè il solo freno anteriore non bastava....il fondo scivoloso e la mia massa ancora troppo elevata non poteva essere governata da un freno solo!
A metà della discesa trovo i miei compagni fermi ad aspettarmi; arrivato da loro, Pietro mi fa l'analisi del guasto e mi spiega che non ho speranze: non c'è regolazione che tenga, occorre cambiare i pattini dei freni!

Ne prendo atto ed essendo ancora pareccchia la discesa da fare, dico a loro di proeseguire da soli perchè io sarei sceso a piedi fino a valle; saluti e appuntamento alla prossima.

Prima di giungere a casa, passaggio al lavaggio dei Borghetti, presso il quale ricevo un trattamento di idropulizia in omaggio (grazie ancora!).

A casa, faccio il consuntivo: 27,5 km di sudore e paura.

Ciao e alla prossima.

Tab





2 commenti:

  1. Grande TAb per parecchi motivi, il primo per esserci stato ed il secondo per avermi prontamente postato il resoconto- bellissimo- e le foto della giornata... adesso che ci penso ecco perchè c'eri, mi ricordo di quegli scaldamani e scaldapiedi miracolosi di sabato scorso.
    Simo

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  2. Ciao Simona,
    grazie per aver dedicato un po' del tuo tempo ad inserire il mio resoconto.
    Per quel che riguarda il freddo, non è che fosse poi così intenso, si sopportava abbastanza; era il resto che preoccupava.
    Comunque un gran beneficio le buste scaldanti non lo danno.
    Per chi fosse interessato, dico che io le ho prese da Decathlon; ce ne sono di due tipi: uno per le mani ed uno per i piedi. Quelle per i piedi dopo neanche un'ora sono "scariche", mentre quelle che io metto dentro ai guanti (dalla parte del dorso) fanno parecchio caldo ma in una zona che non serve (la punta delle dita resta surgelata).
    Alla prossima (non questo sabato però).
    Ciao a tutti.

    Tab

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