domenica 20 marzo 2011

20 marzo - Bentornato Monte Mario

Anche noi, quelli della domenica mattina  siamo in nove in piazza (tra questi torna nel gruppo Emanuele che per questa domenica ci delizia con una strepitosa divisa da Diabolik) e  mentre ci guardiamo in faccia chiedendoci che giro affrontare, quasi in coro decidiamo "MONTE MARIO". E così nonostante le titubanze di qualcuno partiamo in direzione del nostro fedele M. Mario. Sulle prime la salita è asciutta e compatta ma,




ben presto incontriamo una bella quantità di fango che costringe anche i più tosti a scendere dalla bici e a proseguire a piedi , e così si sente una vocina "..io l'avevo detto.." .
Prima affondiamo nel fango, poi nell'argilla, così che dopo pochi metri non abbiamo più le scarpe bensì degli zoccoli olandesi di foggia fantozziana dal peso specifico inimmaginabile. Ci fermiamo a pulirci le scarpe su alla Commenda.. e qui abbiamo tutti un'apparizione... mentre noi siamo davvero zozzi, uno, uno solo è lindo, pulito, cristallino, ha pure le scarpe bianche.. è Stefano che da oggi sarà rinominato il Conte, come Mosè sul Mar Rosso , il fango quando passa lui si apre in due e non lo tocca! che nobile essere!!!
Proseguiamo fino a via delle Orchidee e poi su a Pieve del Pino per poi ridiscendere fino ai Cavalli e proseguire fino a Sasso.

Vito The President

La temperatura mite ed il sole speriamo che siano un segna della prossima primavera  (la prossima volta che mi faccio fregare dalle previsioni meteo su internet fatemi una pernacchia)


2 commenti:

  1. Bei giri!
    Accidenti le previsioni hanno fregato anche me.
    Questa mattina ripresa confidenza con la bici da strada; la sua scomodità e la lettura dei resoconti mi sta facendo pentire della scelta... (anche se prima o poi dovrò pur fare qualche "lungo" con le ruote strette).
    Vedo che c'è stato chi ha fatto la "doppia"...che fisico!
    Sabato prossimo rientro da una trasferta di lavoro e non ce la faccio.
    Ciao.
    Tab

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  2. Non è vero che le mie scarpette bianche erano immacolate, Sara, dispettosa come non mai, con un dito mi ha fatto una virgola di fango ......ma in fondo bastava pedalare senza scendere e si poteva rimanere candidi non era difficile.
    Stefano

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