lunedì 8 ottobre 2012

ONE HUNDRED AND MORE....

Sembra essere diventata una consuetudine la pedalata autunnale che da un paio di anni ci porta fino a Cesenatico, tant'è che, dal prossimo anno, sarà bissata dall'edizione primaverile (con meta finale probabilmente diversa).
Questa volta, contrariamente allo scorso anno, troviamo una condizione meteo più che favorevole, condita da sole e tiepida brezza ad accompagnarci fino al mare.
Il buon Leo si fa carico della logistica e, oltre ad occuparsi delle "iscrizioni", ci mette a disposizione il mezzo che ci riporterà a casa; questo furgone di appoggio servirà anche come "scialuppa di salvataggio" per eventuali naufraghi.... e naufraghi ce ne sono stati!
Contrariamente a quanto sperato, tra un impegno ed un "pacco", siamo in pochi ad aderire a questa iniziativa: lo scrivente, Leo, Sara, Gardo, Stefano "the Earl" e, udite udite, Simona!
Si, proprio lei, che decide di misurarsi su una distanza di gran lunga superiore a quelle a cui è abituata ma la conosciamo e sappiamo che non mollerà... e non mollerà!
Alle 7:00 puntuale come un treno tedesco, Stefano parte da Sasso, scortato da Leo in furgone; Leo che è costretto a cambiare programma a causa del bell'addormentato Gardo, il quale, preso dal panico per la mancata sveglia, istericamente chiama tutti noi e ci prega di non aspettarlo... ma Leo non vuole sentire ragioni e lo preleva direttamente a casa, trovandolo in pigiama ma con le scarpe da bici ai piedi ed il casco in testa...
Gli accordi sono che ci ritroveremo a San Lazzaro.
Intanto Il Conte raggiunge me Sara a Pontecchio ed insieme andiamo a congiungerci a Simona, che ci aspetta a Casalecchio.
Facendo a gara con gli autobus in via Saragozza, percorriamo i viali, via Mazzini, Due Madonne fino a raggiungere quella che è considerata la partenza degli Stradelli Guelfi: la Croce del Biacco.

Stefano, da profano del percorso alternativo più figo della regione, propone per l'ennesima volta di fare la via Emilia ma non viene ascoltato e quindi imbocchiamo gli Stradelli per congiungerci a Leo e Gardo che ci aspettano sul furgone qualche centinaio di metri più avanti.
Avvenuto il ricongiungimento, ecco che il plotoncino si ingrossa della presenza del Gardo che si presenta vestito come Raptor, nonostante la temperatura piacevole; ci dirà che non sta bene, soffre di un fastidioso mal di gola che ne pregiudica le prestazioni (ciclistiche e non...).
Ripartiamo previo l'accordo di ricongiungerci a Mordano, dopo poco più di 30 km; Leo è reduce da una lotta contro un'infezione che lo ha costretto ad imbottirsi di farmaci ed i patti tra Leo e Gardo sono quelli di fare una staffetta che prevede due turni da 35 km per Gardo ed uno da 30 km per Leo.
Aggiustiamo la pedalata per garantirci di arrivare tutti in bici fino al mare; io non sarò un gran ciclista ma per quel che riguarda la ricerca dell'andatura ottimale non ho nulla da imparare da nessuno e impongo che l'andatura rimanga tra i 27 ed i 29 orari.
E così ci manteniamo fino a Mordano; il gruppo ristretto ci impone di marciare in fila indiana, prediligendo il risparmio di energie alle chiacchiere, che saranno ridotte al minimo.
Arrivati a Mordano, davanti al bar che avevamo già battezzato essere quello dove avremmo fatto colazione, ci accoglie un "simpatico" signore che ci chiede da dove veniamo e, soprattutto, dove siamo diretti.




Appena conosciuta la meta, mi guarda un po' e poi ci chiede se sul furgone con noi ci fosse anche un dottore, perchè, secondo lui, con la mia "pancetta", non sarei stato in grado di arrivare al mare senza l'intervento di un medico....
Lo assecondo, anche se dentro di me contraccambio i "complimenti"; entriamo nel bar e vediamo che ha cambiato gestione in favore di una famiglia cinese...
Come da consuetudine, la persona che ha causato il ritardo è quella che deve poi accollarsi il conto; quest'anno è toccato al Gardo.
Rispettando gli accordi, Gardo e Leo si danno il cambio alla guida del furgone; diamo la direttiva a Gardo di fermarsi dopo 30, al massimo 35 chilometri, per ridare il cambio a Leo.
Partiamo da Mordano con l'ennesima raccomandazione fatta all'autista; qualcuno esterna qualche dubbio circa la possibilità che Gardo abbia capito ma i più sono fiduciosi che tra 30 chilometri lo vedremo fermo ad attenderci.
La pedalata prosegue mantenendo il ritmo da me imposto e, non appena qualcuno tenta di superarlo, l'ormai collaudato grido "SAVE THE LEG" lo riporta ad andatura ottimale.
La nostra quota rosa si piazza in coda e, a parte un cambio di Sara durante il quale, tagliando la strada al Conte, quasi non lo fa scartavetrare sull'asfalto, per il resto il compito di tirare è sulle spalle mie e di Stefano.
Leo, giustificato dal suo stato di convalescente, sarebbe esentato dal servizio ma un paio di cambi ce li da; pedalando pedalando, arriviamo ad accumulare quei chilometri che ci avrebbero dovuto far incontrare Gardo.
Al primo paese dove pensiamo di vederlo fermo, nulla; "Vabbè dai, vedrai che lo becchiamo al prossimo".
Proseguiamo ed anche al paese successivo Gardo non si vede; i chilometri del turno di Leo intanto hanno superato i 40 e Leo comincia a vedere la lancetta del carburante verso la zona rossa.
Quelli che dubitavano dell'affidabilità di Gardo ora sono tristemente accontentati... ;-)
Si prosegue ancora sperando di vederlo al paese successivo ma, delusi dalla mancata visione, si decide di telefonargli; d:"dove sei?" r: "boh!! ma perchè non mi lasciate dormire?"d: "ma come dormire? non dovevi fermarti dopo 30 chilometri?" r: "si, mi sono già fermato, sono alle Saline".
Le Saline sono a 5 km dal mare e noi eravamo ancora a più 30 km, con Leo che vedeva già accendersi la spia della riserva.
Gli dico di tornare indietro perchè Leo dice che è al gancio e ci aspettiamo di incrociarlo prima del bivio che ci porta a Pisignano.
Arrivati al bivio ma di Gardo nessuna traccia; decidiamo di proseguire e lo chiamiamo ancora.
A quel punto, con il grattacielo di Cesenatico in vista, decidiamo che possiamo incontrarci direttamente al parcheggio stabilito.
Manca ancora un po' di strada ma il più dovrebbe essere fatto; Leo, ringalluzzito dalla vista del grattacielo, si butta in un inseguimento "a tutta" (32 km/h...) e si attacca alla ruota di due ultrasettantenni.
Gli altri lo lasciano sfogare e scortano Simona, che, nel frattempo, aveva scandito, di 5 in 5, tutti i chilometri percorsi; non ci è dato sapere ma certamente al superamento del centesimo chilometro, un certo "immagonimento" lo avrà avuto.
Tutti noi che andiamo in bici (non ho detto ciclisti...) abbiamo avuto momenti di forte emozione quando abbiamo raggiunto traguardi che ritenevamo difficili da raggiungere; ricordo ancora le lacrime che mi sono scese quando ho superato il traguardo della mia prima Maratona delle Dolomiti...
Arriviamo al parcheggio e figurati se c'è Gardo; d: "dove cavolo sei" r: "sono a Dozzina, arrivo in un attimo..."
Traduciamo: Dozzina era in realtà Zadina ma la pronuncia addormentata di Gardo, unita alla sordità di Simona, hanno prodotto questa nuova località...
Aspettiamo ancora 10 minuti ed ecco finalmente che arriva, con la sua solita indifferenza a qualsiasi tipo di offesa possa ricevere (e ne ha ricevute parecchie....).
Ci cambiamo all'aperto (io mi imbosco su un peschereccio...) e, tutti vestiti per la festa, siamo pronti per affrontare la parte più difficile della trasferta: il pranzo.
Occorre però aspettare la Stefy, moglie di Gardo, la quale, per osmosi, ha ereditato un po' di "ritardite" del marito e si presenta anch'essa con qualche minuto di ritardo.
Al ristorante si instaura una gara, fatta di scatti e contro scatti, tra me e il Conte, il quale deve sopperire all'ultimo chilometro ma guadagnandosi comunque la stima di Leo per quel che riguarda la grande "resistenza allo sforzo" dimostrata a tavola.
Il conto conferma il buon rapporto quantità-prezzo del ristorante; ci avviamo verso la spiaggia per un ultimo assaggio di mare.
Grazie a Gardo, Stefano riesce a mettere i piedi a bagno (con le scarpe però...); mezzoretta al sole e poi decidiamo di tornare verso casa, non prima di aver colmato l'ultimo spazio dello stomaco con un gelato.
Durante il viaggio di ritorno, i passeggeri del furgone seduti dietro, si abbandonano tra le braccia di Morfeo, mentre Leo guida ed io lo tengo sveglio.
Bella giornata, come sempre quando siamo in compagnia accumunati dalla voglia di pedalare e di premiarci con un bel pranzo.
Un grazie a Leo per il servizio offerto e per aver pedalato al posto del Gardo.
La prossima domenica io, Gardo, Massimo e Piero, saremo impegnati nella GF di Roma; sarà molto più dura ma avremo modo di bearci delle bellezze che Roma saprà offrirci.
Alla prossima e buona strada a tutti.
Tab.

10 commenti:

  1. Mi fai sbragare dalle risate Tab!!!!
    Non oso pensare gli improperi a Gardo quando è arrivato...
    Tutto sommato dev'essere stata una bella giornata.
    Ciao ragazzi.
    Massimo T.

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  2. Ragazzi, che bello!! Mi sono divertita tantissimo e la soddisfazione di riuscire ad arrivare a Cesenatico è stata enorme (quasi un "Volterraio"), grazie a tutti voi per avermi supportata. Hai proprio ragione Tab i miei primi cento sono stati carichi di emozione e la fatica è stata ben dosata . Assolutamente da ripetere.
    Ciò burdel!
    Simona

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  3. Proprio una bella giornata e poi non so se a tavola Tab mi è' arrivato davanti vorrei vedere il fotofinish!! Leo dopotutto sei già' quasi al top della forma e guardando le foto anche tu hai delle gambine che fanno pauraaaaa. Ciao a tutti e a sabato in piazza
    Stefano " the Earl"

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  4. si era detto cesenatico . e cesenatico è stato . adesso stiamo a polemizzare se Gardo ha fatto un km in meno. una bellissima giornata ci ha acconpagnato fino al mare . con il giusto ritmo tutti possono affrontare anche percorsi all'apparenza impossibili . complimenti a tutti ma sopratutto alla Simo che supera se stessa .
    Gardo

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  5. ... è FACILE SUPERARE SE STESSI QUANDO SI è CON UN GRUPPO COSì...
    Complimenti Tab bellissimo resoconto come sempre.
    Simo

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  6. complimenti a tutti e 6, e un elogio particolare a Simona che per la prima volta ci e' cimentata su una distanza notevole..!! e bravo anche Leo che si e' rimesso in bici dopo almeno due mesi, affrontando 120km di colpo...spero di riuscire a farla anch'io prima o poi...bel resoconto tab!!
    Raptor

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  7. fantastici!! brave le ragazze sempre tenaci..e bravi tutti ovviamente sicuramente sara' stata una bella giornata avventurosa di gruppo come sempre.. e poi quei 120 km capperi...
    A.D.

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  8. Bravi tutti, ma un pò più brave la Simo e Sara.
    Continuate così, se ci sorteggiano il prossimo 30 giugno voglio il gruppo Grlsss
    agguerritissime sui tornanti delle Dolomiti.
    Bianco.

    P.S. chi è A.D.?

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  9. o Anno Domini o Andrea Degli Esposti
    Simo

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    1. Oppure l'Amministratore Delegato...
      Ciao

      Tab

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