martedì 29 maggio 2012

Elba 2012

Venerdi 25 maggio:

Partecipanti:

SARA


ALESSANDRO




RAPTOR
STEFANO
MARCELLO
ENZO




UGO
GARDO


GIUSEPPE


VITO
SIMO












Partenza alle 15.30 da Sasso, siamo perfettamente in orario e anche Gardo, a dispetto di facili illazioni, arriva puntuale per caricare le bici sul furgone. Entriamo ed usciamo dall'autostrada quasi nello stesso istante, poichè il nostro Giuseppe contatta la Centrale operativa e ci avverte che ci sono 10 km di coda , così facciamo la strada da Rioveggio fino a Prato Calenzano, con una gimcana di curve che mette a dura prova lo stomaco di Sara e Simona.

Ed è proprio sulla strada per Piombino che si forma quella strana coppia che sarà uno dei simboli di queste giornate.

Finalmente dopo un viaggio particolarmente lungo e faticoso allietato solo dalle coreografie delle nostre girls che sulle note  di "Le Cicale" (altro tormentone elbano) arriviamo nell'ormai storico parcheggio di Piombino. Parcheggiamo e sotto una leggera pioggerellina prendiamo i biglietti e saliamo sulla Moby.
Sbarcati a Porto Ferraio risaliamo verso l'hotel e la salita che ci porta all'Acquamarina ci sembra più lunga dell'anno scorso, ci si saranno accorciate le gambe?

Sabato 26 maggio: L'Elba ci da il buongiorno con un cielo coperto ma non ci scoraggiamo (anche perchè non sappiamo immaginiamo cosa ha in mente il meteo per lunedì). Partiamo in direzione della villa di NApoleone, dove salutiamo Nonna Adua e da qui risaliamo fino al GTE.
Facciamo un sentiero davvero molto bello che costeggia il mare, qui Vito abbraccia con passione una quercia e Simo si avvinghia con sentimento ad un albero dal quale si separa a malincuore dopo avergli giurato eterna fedeltà. Arriviamo quasi sulla spiaggia, ma prima Vito ha un vivace scambio di opinioni con una proprietaria terriera  e si calma all'arrivo del "maggiordomo" indigeno del Borneo della signora armato di martello. Da Procchio ci dirigiamo verso Marciana per prendere un bellissimo sentiero,  ma non lo troviamo e secondo voi, quale imbocchiamo? chiaramente , come farebbe solo FAntozzi, uno dei più pesi dell'Isola, una mulattiera che manco le capre farebbero. Arriviamo finalmente sul sentiero pedalabile che ci conduce fino a Sant'Ilario dove mangiamo , e mentre siamo seduti il cielo si sfoga con un temporale estivo. Ma si sa l'Elba con noi è sempre stata generosa, e appena ci alziamo dal tavolo non piove più. Scendiamo verso Marina di Campo per imboccare il sentiero vicino alla discarica, ma lo sbagliamo clamorosamente e così riusciamo a prendere il secondo sentiero più strampalato dell'isola, dopo quello del mattino, che solo a piedi riusciamo a fare, dapprima rassicurati da Stefano che promette "Tranquilli, 250 mt ancora e poi spiana" ed invece proseguiamo per oltre un'ora.
 Alla fine arriviamo nuovamente sul GTE per tornare alla Villa di Napoleone per tornare all'albergo. Nonostante i pezzi durissimi fatti a piedi il giro è stato molto bello (anche se corto 25 km circa fatti quasi tutti a piedi) con panorami mozzafiato e percorsi con entusiasmo, allegria e buonumore unici. Sosta a Porto Ferraio a comprare a Vito scarpe nuove bianche immacolate similia quelle di Mildred.. ooopps scusate Stefano. Tornati in albergo un bagno gelido nelle acque cristalline ci tonifica e ci fa felici come dei bambini e segna la chiusura di questa prima bellissima giornata.














Domenica 26 maggio:
ci dirigiamo verso Capo Enfola prima su asfalto, poi imbocchiamo nuovamente il sentiero del sabato fino a Procchio, risaliamo verso Marciana e qui , all'altezza di due colonnine sormontate da leoni di pietra, prendiamo una stradina sulla sinistra che risale con una pendenza notevole, comunque pedalabile. Prima di Poggio, all'incrocio Vito e Simo salutano il gruppo che procede splendido con l'obiettivo della Via Crucis, per riaccompagnare Raptor alla nave.
Assistiamo a momenti di vera commozione quando George saluta Mildred. Gli zii Simo e Vito si assicurano che il nostro meraviglioso amico salga sul traghetto che lo accoglie nella sua pancia al sicuro.
Il resoconto del pomeriggio sarà inserito appena lo si riceverà




 


















Il percorso su Garmin:


Lunedì 27 maggio: la mattina apriamo gli scuri della camera per vedere il cielo azzurro eeee.. va beh riproviamoci: richiudo e riapro gli scuri, ma il cielo non cambia: è plumbeo e piove. A colazione si sente la mancanza di Raptor e anche il tempo non aiuta, dopo qualche minuto di indecisione ci infiliamo il gadget 2012 e partiamo direzione CApoliveri. qui facciamo il nostro giro del lunedì, quasi il "Monte Mario dell'Elba". Lentamente spiove ed il cielo torna azzurro, il CAlamita si presenta a noi in tutto il suo splendore e anche i nuovi - Giuseppe, Marcello e Enzo- rimangono affascinati dalla strada che percorriamo e che abbraccia il monte a picco sul mare. La strada è piena di buche e vista la pioggia della mattina sono tutte piene di acqua e fango, il gioco di schizzarci a vicenda è irresistibile e così arriviamo a CApoliveri che sembriamo reduci della Parigi-Dakkar.

  

Notate qualcuno di nuovo??
Poi via di filato a Porto Ferraio in albergo, doccia, zaini in spalla, schiaccina veloce e via a prendere il traghetto, dai in fretta che ce la facciamo, dai Vito prendi i biglietti, dai che ci siamo al pelo, appen in tempo a salire con le bici che il portellone si chiude dietro di noi! in nave cominciamo a fare i conti - strano non vedo SAndro, ma sarà su a prendere il sole- ripercorriamo a parole i km fatti - strano Sandro non c'è ma forse è in bagno, d'altra parte Marcello l'ha contato e Sara l'ha visto passare vicino al bar_... Boh.. sarà ma il dubbio comincia a serpeggiare tra di noi: Dov è Alessandro?? E' il momento di scendere: "contiamo le bici, è la prova del nove... ed è prorpio così sono NOVE!!" Come la famiglia del film "Mamma ho perso l'aereo". sgraniamo gli occhi e urliamo, Sandro è rimasto sull'isola!!. Si alternano scene di disperazione e chi propone di sbianchettare il suo volto dalle foto per cancellare ogni prova  della sua presenza in questa vacanza (Oratio ci avrà pur insegnato qualcosa).
Scendiamo e ci avviamo al parcheggio per caricare le bici e dopo 5 minuti ecco materializzarsi Ale all'orizzonte, ha preso il traghetto successivo. Così felici e finalmente ricompattati o meglio rimantecati, saliamo in macchina e dopo esserci contati diverse volte partiamo alla volta di Sasso.



Grazie Elba, grazie ragazzi giorni fantastici pieni di allegria e tanta voglia di pedalare e stare insieme.

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6 commenti:

  1. Come sempre, vedere le foto e leggere delle vostre gesta mi suscita un sano sentimento di invidia.
    Nonostante il meteo non proprio ottimale, ho visto che ve la siete goduta e che avete anche fatto il bagno nelle azzurre acque delle "ghiaie".
    Un giorno tornerò anch'io a lasciare le mie traccie su quei sentieri...
    Complimentoni a tutti!!
    Tab

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  2. Beh quest'anno nuovi sentieri, armonia perfetta e pedalate mortali hanno segnato il 2012 come una delle più riuscite escursioni elbane, inoltre l'ottimo pesce non è mai mancato e nemmeno l'allegria.
    ao utti
    Stefano Conte di MonteMario

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  3. Le risate infinite di quest'anno hanno ripagato sia la pioggia che i sentieri fatti a piedi, il buonumore del gruppo sono stati capaci di rendere ogni momento indiminticabile.
    grazie atutti noi!!!!
    Simo

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  4. con una buona armonia abbiamo affrontato vecchi e nuovi sentieri,siamo riusciti a dare il massimo , avrei voluto visitare la parte sud ovest verso le spiagge più belle dell'isola oppure la parte nord est verso Cavo e dentro le miniere ma non c'è stato il tempo, così possiamo già programmare il prossimo anno.
    Per completare il racconto della Simo il sabato dopo la villa di Napoleone e aver raggiunto il GTE siamo scesi verso Procchio lungo un bellissimo e tecnico sentiero molto divertente che ci ha portato in spiaggia , da dove abbiamo preso la direzione di s.ilario. alle dodiciemezza arrestati dalla pioggia decidiamo di dedicarci ad un altro sport (la pasta asciutta)e cosi ben rifocillati ritorniamo operativi. scendiamo e cerchiamo il modo di risalire per il GTE. lo troviamo anche se il sentiero è piutosto verticale, io e Ugo decidiamo di scendere lungo il bosco su un sentiero che da soddisfazione affrontato in discesa. arrivati all'albergo ci dedichiamo ad una rinfrescatina salata, sopratutto rinfrescatina ,l'approccio con il mare di maggio è come sempre da veri uomini infatti cerano Simo e Sara in prima linea.
    la domenica dopo aver raccolto informazioni saliamo lungo uno sterrato (da tenere a mente dato che collega la zona albergo alla discoteca di porto ferraio)facciamo a tutta il raccordo alla spiaggia di Procchio , devo come sempre dare lezioni di discesismo ,stefano e Giuseppe faticano a tenere la ruota..saliamo verso il Poggio dove Simo e Vito e Raptor lasciano il gruppo ...noi ci fermiamo a mangiare un piatto di spaghetti da leccarsi i baffi...Stefano con fare circense attira l'attenzione anche di ignari passanti e preannuncia una funanbolica salita di scalette, rimmedia solo insulti e abrasioni....(il ristorante della nostra sosta merita un elogio, oltre ad essere un luogo particolare si maangia anche bene)...direzione Marciana e via crucis...ridiscesa al Poggio da un sentiero nel bosco sotto il M.capanne....il perrone il capanne e il volterraio offrono agli spettatori un paesaggio ineguagliabile ....da lì scendiamo le gambe si fanno sentire e valutiamo un ritorno più comodo...scollinamento su asfalto e conseguente volata fin in albergo con Stefano e Giuseppe che non "staccano" mai .....bagnetto salato (veri uomini) mangiatina e branda....
    lunedì giro classico del Calamita (anche se ripeto che sarà da valorizzare in futuro dato la vastità dei suoi sentieri)...panino e imbarco ....imbarco..imbarco..imbarco..imbarco..anche se la voglia è di restare ,quindi bimbi sù, e i più piccoli per mano alla mamma , non vi perdete. ultime parole famose e Alessandro da subito perso.....e non fosse stato per Marcello che ci aveva contati o per Sara che lo aveva visto passare ..ci saremo anche preoccupati ...invece spensierati abbiamo continuato imperterriti....se non fosse che le bici imbarcate erano nove e non dieci..............................un saluto a tutti i compagni di avventure e alla "prossima"


    GARDO

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  5. Trovare le parole giuste, per descrivere la gioia che ho provato in questo fantastico fine settimana all’Elba, è estremamente difficile per me, ho riso da venerdì a lunedì senza tregua, tutti sembravano dei quindicenni (per forza ed ilarità), e l’organizzazione è stata impeccabile, struttura ricettiva al top e ristorantino di qualità! (“convenzionato” ,grazie alle qualità presidenziali di Vito) .
    Per quanto riguarda l’Elba, per me era la prima volta che la visitavo e ne sono rimasto folgorato! Sono contento di aver avuto la possibilità di poter assaporare quei magici luoghi in bici ed in ottima compagnia.
    Anche questa volta ho potuto imparare qualcosina dai componenti del gruppo osservandoli e cercando di ricopiare le loro mosse, tipo le discese di Gardo o le salite di Stefano ed Ugo, di quest’ultimo ricordo due frasi: “ossigena…ossigena !” (su una salitaccia) e “non ci sono più salite!” (in fase di rientro). Ho cercato di seguire anche Alessandro in discesa sui sassi ma ho rischiato di cappottarmi più volte, viste le bizzarre traiettorie da lui intraprese, fortunatamente non l’ho seguito anche il Lunedì!
    Questa è stata la prima volta che incontravo Raptor nelle vesti da ciclista e da rumorista del gruppo e posso affermare che ne sono rimasto colpito da entrambe!
    Ringrazio, Simona per le attenzioni da Zia che ci ha riservato (vedi integratori e barrette), Sara per avermi spalleggiato per il tuffo collettivo nelle calde acque Elbane, Marcello per le fresche birre a fine giornata!
    P.S. colgo l’occasione per scusarmi con tutti per gli schizzetti di fango!! :-D ma ho solo seguito la vostra guida che diceva letteralmente: “ Strada sterrata, dove in occasione di piogge si formano grandi pozzanghere da prendere a TUTTA!”
    GRAZIE MTB LA RUPE!
    Giuseppe T.

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  6. Si anch'io come gia' detto ho trascorso un bellissimo week end . Un tranquillo week end di .... pedalate, (e scalate), di risate di battute a non finire di mangiatine, e il tutto in pasti meravigliosi! E in ottima compagnia di vecchi e nuovi amici, mi sono trovato molto bene... Molto carino il pensiero di simo nel fornire ad ognuno una 'merendina elbana'.. e molto simpatici i tre nuovi Giuseppe Enzo e Marcello e pure bravi.. un grazie a tutti e alla prossima avventura
    Raptor

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