domenica 6 maggio 2012

FACILE PROFETA....

La e-mail con la quale Enrico mi comunicava che sarebbe venuto alla 3a tappa del Circuito Romagnolo, si concludeva con la seguente frase:
"DOMENICA VENGO A ROMPERVI I MARONI ANCHE SE MI CACCERETE UNA BASTONATA PAUROSA SONO PRONTO A SOFFRIRE !!!"
E oggi, puntualmente, ciò che il Lampredotto aveva pronosticato, si è verificato!
Formazione odierna: io, Bianco, Raptor, AleMonti, Leo, Sara, Gardo, Enrico e, come aggregato, Michele, collega di Raptor.
Ritrovo alle 6 al parcheggio Biagi; carichiamo le bici sul furgone di Gardo e ci avviamo verso Lugo.
Il meteo non lascia spazio alla fantasia e si preannuncia un'altra domenica di pioggia; questo rende incerta la scelta su quale percorso fare.
Oggi ci sono offerte ben 4 possibilità: 62, 88, 138 e 172 km; a parte AleMonti che è affezionato ai percorsi più corti, gli altri sono piuttosto indecisi, tranne Bianco, che è molto convinto di fare il 138.
Prima di partire, Leo deve trovare una "connessione USB" per effettuare un grosso download e la cosa ci fa partire in ritardo rispetto alla tabella di marcia che avevo preparato; poco prima delle 7:40, timbriamo il cartellino e partiamo.
Troviamo un gruppo che pedala lentamente e ci accodiamo, salvo poi trovarci quasi subito ai 35 orari senza nemmeno darci la possibilità di scaldarci.
Io sento che i 15 giorni di inattività si fanno sentire e comincio quasi subito a maturare l'idea di fare il percorso da 88 km; intando arriva anche la pioggia ma molto molto leggera e non bagna.
Fatico a tenere la ruota in pianura e non vedo l'ora che arrivino le salite, così mi posso mettere del mio passo e abbandonare il gruppo; i ragazzi, e soprattutto Sara e Leo, sono particolarmente brillanti e vanno su che è un piacere.
Anche Gardo inizialmente lo vedo andare via ma conosco il mio pollo e so che presto sarà lui a soffrire nelle retrovie; Raptor si deve fermare per ingrossare il fiume Urinoco e me lo ritrovo dietro.
Quando mi raggiungere, guardando il cielo, mi comunica che non ha intenzione di rischiare facendo il lungo, indicandomi i nuvoloni neri all'orizzonte e dicendomi: "scherzi, vuoi che vada a finire nella bocca dell'orso?" (vecchio detto Sioux).
Arriviamo insieme in cima alla prima salitina e li ci aspettano tutti gli altri; ancora non è ora di decidere sul percorso e proseguiamo insieme.
Insieme un piffero; io, all'attacco della seconda e vera salita, mi stacco nuovamente, insieme a Sara e Gardo.
La salita è quasi 5 km e mette a nudo i limiti di ognuno di noi; per quel che mi riguarda, oggi ho avuto l'ennesima conferma che la bici non ti regala nulla.
O ci vai e allora non soffri, oppure se non ti alleni, lei non ti da nulla; non è come certi altri sport, dove magari con la classe o la fortuna, anche se non bene allenato, puoi fare qualcosa di decente.
In bici no!
Arriviamo in cima alla salita, con Sara che mi precede di qualche metro che non riesco a ridurre; davvero in forma la nostra Atleta, mentre Gardo, come previsto, arriva con qualche minuto di ritardo.
L'arrivo della salita è anche il bivio dove devi scegliere se optare per il percorso da 88 km o proseguire e affrontare il 138.
I più hanno le idee chiare; solo Raptor ed Enrico sono indecisi.
Alla fine si fanno convincere per fare il lungo e ci salutiamo; Raptor non è convintissimo, perchè teme la pioggia e, stavolta, il suo timore risulterà fondato...
Quindi io, Gardo, Leo e Sara scegliamo il più breve, sperando anche di trovare presto il ristoro, che è uno dei pezzi forti di queste manifestazioni.
Infatti, dopo qualche chilometro, troviamo finalmente i gazebo sotto cui troviamo di tutto; la sosta ci porta via un quarto d'ora, ma ne valeva la pena....

Ci prepariamo per ripartire e qualcuno di un altro gruppo, ci mette la pulce nell'orecchio che, in realtà, il nostro percorso non misurerà 88 km ma 10 di più; la cosa non ci sembra verosimile e la ignoriamo.
Troviamo un gruppo che ci porterà fino a Lugo alla media dei 35 orari e riusciamo a stare con loro con relativa facilità; poco dopo il cartello dei -5, ci supera un gruppone che andava a busso.
I più di quelli del nostro gruppo, stringendo i denti, riescono a tenere la ruota per quanto più tempo possibile, fino a che, a forza di rilanci, resto solo io a tenere botta e mi porto all'arrivo con un vantaggio di 3 minuti (forse erano 15 secondi...) rispetto ai miei compagni della Rupe.
Effettivamente la lunghezza risulterà maggiorata di 8 chilometri; tornando alle macchine, incontriamo anche AleMonti, che, facendo il corto (allungato anch'esso di 10 km), è arrivato quasi un'oretta prima di noi ed è già cambiato.
Ci cambiamo e raggiungiamo il pasta party, dove ci rifacciamo delle fatiche e riacquisendo una discreta brillantezza.




Terminata la nostra fatica a tavola, ci prepariamo ad attendere l'arrivo dei nostri compagni che hanno fatto il lungo; la mia proiezione dei tempi mi porta a ritenere che arriveranno un paio d'ore dopo di noi.
Ci posizioniamo all'arrivo e li aspettiamo; aspetta, aspetta, aspetta, ma i nostri non arrivano.
Intanto chiediamo informazioni ai ciclisti che giungono al traguardo, per sapere com'è stato il meteo; ci raccontano di acquazzoni epici, dove c'è stato qualcuno che ha rischiato l'affogamento...e immaginiamo le imprecazioni di Raptor, che aveva fatto la scelta del lungo senza troppa convinzione.
Finalmente, con 20 minuti di ritardo rispetto alla mia proiezione, arrivano i nostri; tutti abbastanza brillanti tranne uno: Enrico.
Irriconoscibile!
Le cronache narrano di un Lampredotto abbastanza brillante fino al 100simo chilometro e poi, click, spenta la luce.
Pure a tavola arranca, ma piano piano si riprende, anche se ha avuto alcuni crampi anche ai muscoli della mandibola....

Altra bella giornata, nonostante il meteo; per chi le ha fatte tutte, il brevetto si sta avvicinando.
Ancora due prove e poi Bianco, Leo e AleMonti potranno portare a casa l'ambito premio.
Speriamo di avere qualcun'altro dei nostri ai prossimi appuntamenti.
Buona strada a tutti.
Tab

6 commenti:

  1. Solo alcune piccole precisazioni , la distanza da Tab a Leo Sara Gardo era di soli 7/9 secondi , il povero Enrico ancora troppo inesperto da riuscire a valutare la distanza del percorso e ha pagato la sua immaturità, e al ristoro sembra che una ragazza dell'organizzazione abbia chiesto a Tab un piccolo contributo spese di 5 euro perchè aveva sforato di gran lunga il massimo consetito per un ciclista tipo.
    Per quanto mi riguarda sono andato benino fino a monte Albano che mi ha fatto un pò soffrire , poi stringendo i denti sono riuscito a restare in gruppo , gli ultimi km uscendo dalle rotonde e dovendo rilanciare l'andatura abbiamo un pò tutti pagato gli sforzi fatti in precedenza.
    tutto sommato una bella giornata anche se la levataccia e il percorso non era dei migliori.



    GARDO

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  2. Purtroppo come dice Tab in bici non si inventa nulla, e con pochissimo allenamento l' unica certezza che avevo era di essere sicuramente riposato e carico.
    Devo RINGRAZIARE DI CUORE i miei fedeli gregari: BIANCO,RAPTOR E MICHELE. senza di loro sarei ancora disperso su qualche cavalcavia; sempre pronti ad aspettarmi, tirarmi e anche spingermi ehehehe; mi dispiace avergli rovinato il finale del giro. comunque non so chi altro della Rupe abbia avuto l' onore di avere avuto sia Bianco che Raptor completamente a propria disposizione heheheh penso in pochi eletti.
    Il giro è stato veramente molto bello e duro e si tramanderanno per anni racconti sulla bufera di passo carnevale. STUPENDO
    grazie a tutti per la bellissima giornata.
    enrico

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  3. Bravissimi!! Ciò (va letto con la o chiusa...) ormai siete Romagnoli d'adozione.
    Coraggio, anch'io l'acqua l'ho presa ieri, due volte: la prima quando ha iniziato a piovere che ero a Rioveggio quindi per accorciare il giro sono salito a Monte Sole per scendere a Pian di Venola sotto un temporale notevole, la seconda appena dopo, ma per fortuna ero nudo in doccia eh eh eh...
    Ciao!
    Massimo T.

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    1. Anche io posso confermare che all'arrivo il nostro capitano(TAB) era davanti si ma di un secondo o forse meno!
      ci vediamo sabato mattina per viareggio
      ciaoooo
      leo

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  4. BELLISSIMO GIRO,COMPAGNI DI VIAGGIO STUPENDI,MI HANNO ASPETTATO NEI MOMENTI DI DIFFICCOLTA' IN SALITA E NEL FALSO PIANO PRIMA DI ARRIVARE A PALAZZUOLO,PER POI MENARE LE DANZE A 45 KM/H DOPO L'ULTIMA SALITA.
    PECCATO PER ENRICO SE SI FOSSE GESTITO MEGLIO PROBABILMENTE NON SAREMMO QUI A CONSOLARLO MA ELOGIARLO PER L'IMPRESA CHE COMUNQUE E' RIUSCITO A FARE.
    UN GRAZIE A TUTTI PER LA BELLISSIMA GIORNATA.
    MICHELE

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  5. Ribadisco anch'io il tormentone, ho trascorso cioe' una bellisima giornata ( meno dal punto di vista del meteo...), con 7 ottimi compagni di pedale, ma non e' una novita' questa, poi il meteo all'apice del giro, ci ha bastonato di brutto..!! cmq tant'e', capita prima o poi quando si pedala.. e' una cosa che devi mettere nel conto... fa parte del gioco grazie a tutti e al prossimo appuntamento e pou' numerosi possibile io rientrero nel circuito il 10 giugno Raptor

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