domenica 17 giugno 2012

COSA TOCCA FARE PER PRENDERE PUNTI...

Siccome pare che l'unico modo per salire in classifica sia quello di fare le stesse cose che fa il "GIUDICE" (il Conte), mi è toccato spararmi l'escursione di Savigno insieme a lui.
Lì per lì, senti parlare di escursione non competitiva e ti senti abbastanza tranquillo, perchè, se non c'è il patema del chip, pensi che sia una sgambata.
Invece non è proprio così....
Aderiamo all'invito di Sergio in 4: Stefano, Ugo, Pietro il grande (scortato dal figlio in "libera uscita") e lo scrivente.
Al momento dell'iscrizione ci viene consegnata la cartina del percorso con dei numeri telefonici da contattare in caso di necessità; la cosa mette qualche perplessità trattandosi di "non competitiva".... però la metto in tasca, non si sa mai.
Sergio che conosce i posti che andremo a pestare, ci da qualche informazione tecnica ma non ci dice proprio tutto...; la nostra intenzione iniziale è quella di fare il percorso lungo (34 km), visto che riteniamo che il corto sia troppo corto (24 km) per dei vecchi volponi delle ruote grasse come noi.
Puntuali alle 9 si parte e, dopo qualche centinaio di metri su asfalto, si inizia a salire su ghia; l'organizzazione ha messo i cartelli distanziometrici che ci informano di quanto manca al raggiungimento delle vette.
Dopo  almeno un chilometro di salita, vediamo il primo che ci segnala che mancano 6 km al primo GPM!!!
Io mi metto in coda e vado su molto lentamente, perchè non ho proprio la gamba per cercare di stare con i miei soci; la MTB necesiterebbe di un po' più di allenamento specifico, perchè fare lunghi su strada non significa essere in grado di fare dei 40 minuti consecutivi su per salite sempre sopra il 10% in fuoristrada.
Trattandosi di "non competitiva", i ragazzi mi aspettano (non so quanto ma mi vedo bene dal chiederglielo, per non minare la mia autostima...) in cima al primo GPM e si inizia a scendere.
La discesa è tecnica ed anche quì si vede la mia desuetudine al fuoristrada: mani, piedi e collo doloranti per lo sforzo continuo nel mantenere la bici in assetto decente.
Dopo un po' di saliscendi e pietraie nel letto del Samoggia, arriviamo finalmente al ristoro; il caldo già alle 9 era fastidioso, alle 10:30 è opprimente!
Ci rifocilliamo e discutiamo cosa fare per il proseguio, anche perchè la salita precedente ha minato la convinzione di alcuni di noi a portare a termine il lungo, vista la fatica ed il fatto che arriveremmo un po' troppo tardi a casa.
Comunque il bivio è un paio di chilometri dopo il ristoro ed è quasi a metà della salita del secondo ed ultimo GPM; decideremo più avanti...
Saliamo (io sempre nelle retrovie) su una ghiaiata completamente al sole, con pendenza che Stefano ci comunicherà essere 11,6% di media....
Boccheggiamo tutti ma al bivio ci mettiamo 10 secondi nel dire che si continua il lungo; da lì la salita si "aggrava" e, a turno, siamo costretti a fermarci nei pochi punti all'ombra.
Alla fine però, come sempre, arriva la vetta; ci raduniamo e poi giù in discesa fino a Savigno.
A 500 metri dall'arrivo mi accorgo di aver forato.... te pareva, ma arrivo comunque alla macchina in bici.
Facciamo i complimenti agli organizzatori per il bel percorso messoci a disposizione e, dopo una doccia veloce, partiamo per tornare a casa.
La bici è così, mentre fatichi e soffri per raggiungere la vetta, maledici il momento che hai deciso di fare questo sport, poi, arrivato alla fine del giro, per quanto più ti sei arrabbiato in salita, tanto più sei soddisfatto quando arrivi. Che strano....
Buona strada a tutti e alla prossima.
Tab
GARMIN

5 commenti:

  1. Sono perfettamente d'accordo le maledizioni imprecate lungo la salite sono state prontamente dimenticate arrivati in vetta (le maledizioni dimenticate ma quei 4,4 km sassosi con 35°........) Comunque fiero di avere optato per il lungo veramente un bel giro ma, non essendo questa uscita, in calendario non sono previsti punteggi! Forse lo avevi dimenticato. Beh alla prossima volta
    Stefano

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  2. Io sono la moglie di Stefano (il Conte) e vi dico che siete proprio matti ad andare in giro con un bel caldazzo...provate a pensare di essere in una beauty farm...con un bel massaggio rilassante altrochè pedaler pedaler...ciao Simo (cmq fate bene ...un pò vi invidio ma poco)

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  3. Allora, andiamo per gradi, affronto uno alla volta.
    Per Stefano: Basterd!!!Mi sono fatto un mazzo così e non becco nemmeno un punto? Qui bisogna fare un "golpe", non si può andare avanti con un despota come te...;-)
    Per Simo, moglie di Stefano: guarda, oggi non saresti stata bene nemmeno in una beauty farm. Poi il massaggio...dipende da chi te lo fa....
    Il fatto che hai postato un messaggio nel nostro blog è già un primo sintomo; presto chiederai a tuo marito di comprarti una bella bici...il prossimo anno sarai già "malata" come noi.... ;-)
    Ciao.
    Tab

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  4. Ah ah ..beh intanto io opto sempre per la beauty... Riguardo alla bici...ce l'ho già bella e poi va da Dio...ma spaccarmi la schiena o robe varie come fate voi proprio nn me la sento....Poi magari avrai ragione ;-) nella vita MAI DIRE MAI... ciao Simo

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  5. Eh eh...tab io quei sentieri li' di savigno li ho fatti il giorno prima con sergio ed enrico per allenare la dsb.. sono tanto belli quanto veramente impegnativi...
    rap

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