martedì 24 maggio 2011

ELBA

ISOLA D'ELBA - 20- 23 Maggio

 



E finalmente, dopo un anno di attesa il grande giorno è arrivato, venerdì 20 maggio alle due e mezza ritrovo al parcheggio della piscina di Sasso per i nostri giorni di MTB. Peccato che i mitici grandi assenti, Bianco (che ricorderemo con sincera nostalgia durante la vacanza), Raptor, Tab, Enrico e Sergio non siano venuti neanche a salutarci e così la loro assenza diventa palpabile. Ma, non ci scoraggiamo, non ci lasciamo abbattere dalla tristezza e in otto partiamo. Gardo con il furgone carica tutte le bici, Ugo, ribattezzato il Principe si presenta alla griglia di partenza con un trolley semirigido assai voluminoso, e così si comincia ad insinuare che cosa potrebbe contenere, le ipotesi sono le più varie: un completo gessato fresco lana per la sera, una ciclette per potersi allenare in camera  perfino alla moglie contorsionista acuratamente ripiegata al suo interno. Vito ospita sulla macchina quattro componenti e la quota rosa (Simona e Sara) viaggiano da sole sulla macchina di Sara, che purtroppo deve rientrare in anticipo domenica.
Arrivati a Piombino, si scaricano gli zaini, si rimontano le bici e si parte per prendere il biglietto e imbarcarci.
Un'ora dopo arriviamo a Portoferraio che ci accoglie con al solito con un tramonto rosa da cartolina, e subito ci sentiamo emozionati come bambini in gita. Parcheggiamo le bici nel Garage dell'albergo e andiamo a cena, per la prima volta non prendiamo la fregata e al ristorante "La Bussola" mangiamo divinamente.
La mattina ci svegliamo, alle sette e mezza colazione e pronti per la prima tappa alla COOP a prendere l'acqua per le borracce.


Pronti, carichi di acqua e di barrette partiamo verso la villa di Napoleone, qui imbocchiamo il sentiero n.65  fino al GTE per proseguire fino al Monte Orello, Il sentiero è davvero bello, quasi totalmente all'ombra con i profumi e i paesaggi che solo l'Elba ci sa regalare. Daniele sempre pronto a consultare la cartina riesce sempre , con i consigli del President a trovare il sentiero giusto e le giuste varianti per le esigenze di tutti. I più intrepidi guidati dall'inarrestabile Gardo proseguono per una scorciatoia fino al GTE in quota e qui si ricongiungono con i meno temerari che seguono un bellissimo percorso che costeggia il versante della collina.


Proseguiamo fino a Lacona, dove arriviamo a piccoli gruppi poichè Gardo, Paolino, Alex, Stefano hanno sperimentato un "tagliafuoco", dopo circa un quarto d'ora arriva Gardo e Stefano, di Paolo e Alex nessuna traccia.. e non hanno nemmeno il cellulare, quando ormai li abbiamo dati per dispersi eccoli all'orizzonte.. Paolo porta il segno sui pantaloni dell'avventura fantozziana a cui sono sopravissuti.



Proseguiamo su strada per Marina di Campo e qui pranziamo alla solita rosticceria.



Dopo pranzo ripartiamo risalendo da un sentiero dopo l'aeroporto che arriva alla discarica e risale la serra del Literno ripercorrendo al contrario la strada dell'anno scorso, la salita è accidentata ma non sgarbata, e la Simo è l'unica che arriva davvero entusiasta di questa salita che a tratti è interminabile. Vito, Paolo e Simo si staccano dal gruppo e ripercorrono il GTE fino a Portoferraio e da qui si presentano in sensibile ritardo all'appuntamento  alla villa di Napoleone con il resto del gruppo. Arrivati all'albergo, si vola in camera, si indossa il costume e via in spiaggia, dove un tuffo ristoratore nella magnifica acqua gelata della baia ci toglie di dossa la fatica della giornata.



Il secondo giorno affrontiamo quello che nessuno di noi si aspettava: il Volterraio.
Passato il golf di Acquabona, giriamo a sinistra per via Buraccio e risaliamo lievemente lungo una strada bianca che ci illude per qualche km che tutto possa andare bene. Poi come per incanto tutto svanisce e così anche la strada che si trasforma in un sentiero sempre più impervio, noi contro ogni logica se non la voglia e lo stimolo di andare avanti  oltre quella curva ad ogni costo, pur lamentandoci continuaiamo a salire prima in sella, poi inevitabilemnte tutti a piedi. il sentiero diventa presto una parete e Simo comincia ad accusare attacchi di panico, per fortuna gli angeli non la abbandonano.

Il Volterraio


Paolo, da oggi rinominato RPM (RAdio Paolo Mezzini) è fantastico, neache nelle salite più dure, quando nessuno ha la saliva per deglutire, lui tace e continua a parlare di tutto, in continuazione, ma proprio di tutto, politica, religione, sport, canta e perfino fischia continuando a pedalare.. sempre con il padellone!!



Dopo due ora circa di pura scalata, il paesaggio che circonda comunque è davvero impagabile, arriviamo sull'asfalto e da qui ci dirigiamo verso l'albergo, doccia e riaccompagnamo Sara al traghetto per il ritorno. Grazie tenace, indomita e grandissima Sara per averci accompagnato con il tuo sorriso e la tua voglia di pedalare in questi due giorni.
Noi rimasti monchi della nostra eroina girovaghiamo per Portoferraio mangiando grigliate argentine e zupponi bavaresi e carrube delle quali DAniele è ghiotto, poi ci ritroviamo sulla spiaggia dell'albergo a tirare sassi in mare. La sera si improvvisano concerti di fiati e trombe sul lungomare, dove i passanti che hanno potuto assistere a tale spettacolo difficilmente se ne dimenticheranno.
E' così arrivato l'ultimo giorno, quello da sempre dedicato al rassicurante Monte Calamita, quasi un Monte Mario elbano.

Gemellaggio con un gruppo di bikers Cechi


Arriviamo a Capoliveri  e risaliamo fino alla salita pesissima, quella ribattezzata, dopo lo scorso anno "Salita Sara", proseguiamo lungo l'anello che circonda la costa dei Gabbiani, sempre spettacolare,




Simo's Angels- Grazie ragazzi senza di voi non ce l'avrei fatta-

Gardo stuzzicato da un sentiero che si butta in discesa e sembra sparire nel blu del mare ci saluta. Dopo qualche ora, mentre siamo a tavola davanti a paccheri, polpi, vongole e moscardini ricompare Daniele stremato a tal punto che non ha neanche la forza di mangiare.


Giunti in albergo, doccia, ci ricarichiamo lo zaino in spalla, (il Principe-Ugo riprende il suo baule misterioso) e arrivati al porto ci imbarchiamo per arrivare a Piombino e imbarcarci direzione Piombino. Risaliti sulle auto arriviamo a Sasso verso le otto dopo aver cantato a scuarciagola tutto Baglioni, Venditti.

Bellissimi giorni , il sole, il mare gli amici, la simpatia di Stefano, le frecciatine di Alessandro, RPM e la bici hanno anche quest'anno saputo regalarci emozioni che diventano più grandi e meravigliose man mano che passano i giorni che ci allontanano da questa vacanza e ci avvicinano a quella del prossimo anno.
L'anno prossimo vogliamo assolutamente, a costo di rapirli ed infilarli nella valigia di Ugo: Bianco, Raptor (i gabbiani chiedevano costantemente di te) , Tab e tutti gli altri.

10 commenti:

  1. Ho atteso con ansia la pubblicazione del resoconto dell'Elba, aprendo ogni due ore il blog da lunedì alle 12 fino ad ora.... l'attesa è stata ripagata ma suggerisco, per il prossimo annno, di dotare il gruppo di un portatile con chiavetta per connettersi e fare un post per ogni giornata!
    Per noi "continentali" sarebbe l'opportunità per condividere più intensamente le vostre emozioni.
    Confesso che ho intimamente sperato che ciò fosse realtà anche quest'anno, sbirciando il blog anche il sabato e la domenica ma, a quanto pare, la tecnologia "de noartri" non arriva ancora a tanto.
    Vi ho invidiato da venerdì fino a ieri sera ed il racconto giustifica questo mio malsano sentimento....
    Sono comunque contento di leggere che, nonostante la apparente confidenza con l'isola, ogni anno ha la sua storia.
    Apprezzo anche il fatto che, a quanto pare, siete riusciti a non prendere una delle solite cantonate gastronomiche il venerdì sera (e anche gli altri giorni pare non sia andata male...).
    Spero che quest'anno possa essere organizzato ancora qualcos'altro e stavolta vengo anche in stampelle...
    Bravi a tutti!
    Tab

    RispondiElimina
  2. Tab, il prossimo anno vieni anche con le stampelle, e non sarà così sicuramente, così non ci sarà bisogno di resoconti giornalieri, ma li vivremo tutti insieme, e poi scrivendo vengono in mente le battute, le scenette, le salite gli accidenti che neanche un registratore istantaneo potrebbe riportare, quindi c'è un'unica scelta... l'anno prossimo non devi mancare!!
    Simo

    RispondiElimina
  3. ... dimenticavo e poi la sera, è troppo bello andare in giro per il paese e ridere di tutto e di niente.
    Simo

    RispondiElimina
  4. Un Grazie a tutti, per il bellissimo week end passato insieme. E' stato veramente meraviglioso! abbiamo avuto anche la fortuna di prendere due gocce d'acqua soltanto arrivati sul traghetto. Abbiamo preso 4 gg di splendido sole(porto ancora i segni evidenti) volevo ringraziare particolarmente la Simo x il lavoro che sta facendo con il blog e non solo. Trovi sempre il modo di sdramatizzare tutto rendendoci tutti piu' ottimisti anche nei momenti piu' duri.
    Grazie Simo x tutto quello che fai a nome di tutti.
    Paolino.

    RispondiElimina
  5. Il racconto di Simona è veramente fantastico, ma chi c'era sa che le fatiche delle salite, la disperazione di ritrovare il sentiero di casa, il caldo torrido, il sole implacabile non possono nemmeno scalfire il divertimento e l'affiatamento creatosi nel gruppo. Un grazie a tutti per i giorni fantastici passati assieme, in bici, a tavola, in spiaggia e .....anche sulle panchine.
    ...a proposito per tenere compagnia a Tab stasera correndo su per Monte Mario ho preso una storta ad una caviglia!!!!...aaazzzz!

    RispondiElimina
  6. mi sono scordato di firmarmi ma credo di potere essere perdonato
    Stefano

    RispondiElimina
  7. devo dire che nonostante l'elba l'ho girata in lungo e in largo,continua ad offrire paesaggi mozzafiato. I Rupestri hanno tutti una discreta preparazione che ci permette di attraversare egregiamente ogni situazione . io sono comunque l'unico che sà cosa conteneva la valigia di Ugo. Paolino stà invecchiando non riesce neanche ad arrivare ad un misero 15 secondi quando si narra di un 27 secondidegli scorsi anni.il Conte in forma splendida ma Ugo con il "morbo del Diavolo" non lascia scappare una ruota . Come sempre la Simo non ha eguali nel descrivere le nostre impronte e sopratutto una grande atleta. grazie a tutti della magnifica compagnia.
    GARDO

    RispondiElimina
  8. Gardo è sempre una sfida ed un onore pedalare con te! e sottolineo, che come volevasi dimostrare, nonostante tutti gli accidenti tirati sul Volterraio, dopo due giorni di ufficio, mi aggiro cercando il teletrasporto che mi riporti quanto prima in quel paradiso...
    Simo

    RispondiElimina
  9. Complimenti per il resoconto Elbano raccontato in tutta la sua cronistoria!!!
    Sono contento che vi siate divertiti, assistiti da bel tempo e fatto dei bellissimi giri.Come detto, mi e' già mancata quest'anno l'avventura 'isolana'(e anche i 'miei' gabbiani), e l'anno prossimo faremo l'asino e il boia per esserci ....tutti!!!
    Poi come diceva il Tab spero di rifare un giro tutti insieme come c.riniero o simili, al piu' presto. baci a tutti
    Raptor

    RispondiElimina
  10. L'Isola d'Elba regala sempre forti emozioni. E che dire della compagnia: la migliore. Grazie a tutti per lo splendido weekend e per la spensieratezza e voglia di stare insieme!
    Tab:il calcetto è uno sport "osboleto" e pericoloso... vedi di rimetterti per la grigliata alla Commenda... a proposito è già stata progammata?
    Sara

    RispondiElimina